Rissa tra detenuti italiani e stranieri a Regina Coeli

L'Uspp Lazio: "Con oltre 1100 detenuti è difficile mantenere l’ordine e sicurezza"

Ancora episodi di violenze e subbuglio all’interno del carcere di Regina Coeli. Lo rende noto il sindacato Uspp Lazio. Violenze tra detenuti italiani e stranieri sedate dalla polizia penitenziaria nel primo pomeriggio di Mercoledì, “probabilmente per un regolamento di conti”.

Come denunciano dal sindacato: “Già nel passato si sono scontrati i detenuti nel carcere romano sul lungotevere, dove ad oggi il sovraffollamento ha superato le 1130 presenze rispetto ai 600 posti. I detenuti dormono nella sesta branda in molte sezioni e il personale è sempre più insufficiente numericamente nel gestire la gravità della situazione. Da qualche settimana stiamo affrontando i problemi organizzativi sindacalmente con la direzione con un altro incontro programmato prossimamente. La preoccupazione del sindacato è quella di dover porre in sicurezza sul lavoro il personale che si trova a dover affrontare ogni giorno tali problematiche. Risse, atteggiamenti irrispettosi delle regole penitenziarie dei detenuti impegnati ad affari loschi aperti nelle ore diurne all’interno delle sezioni e poco impegnati in attività rieducative”.

Proprio in questi giorni l’Uspp Lazio, insieme ad altre sigle sindacali “ha riposto la situazione gravissima che coinvolge anche altri istituti al Provveditore regionale e ricevuto risposte dal Dap dopo lo stato di agitazione del carcere Velletri, indetto anche per Rebibbia Nuovo Complesso con 1580 detenuti rispetto ai 1200 posti disponibili”.


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