Rogo nel centro raccolta rifiuti Ama in via Salaria

1.800 metri quadrati interessati dalle fiamme, ma non vi sono danni strutturali

Nelle prime ore del mattino, le 5 circa, di martedì 2 giugno, un incendio si è sviluppato nell’impianto di raccolta rifiuti Ama in Via Salaria. Le cause ancora rimangono ignote, nonostante si indaghi per individuarle.

A bruciare sarebbero stati dei notevoli cumuli di rifiuti freschi, ovvero ritirati dalle strade poche ore prima. Molto alte le colonne di fumo che si sono levate in cielo ed hanno costretto un cospicuo numero di cittadini a rimanere con le finestre chiuse nei quartieri di Villa Spada, Fidene, Castel Giubileo e Settebagni.

Cinque le squadre di vigili del fuoco intervenute. Numeri alla mano l’incendio avrebbe danneggiato 1.800 metri quadrati dei 5.000 complessivi dell’area. Si sono messi a lavoro prontamente anche tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) e dell’Asl per verificare la presenza di diossina e sostanze inquinanti nell’aria.

Il Presidente del consiglio del III Municipio ha dichiarato: “Questo ennesimo episodio dimostra come Ama debba fare in fretta e provvedere alla chiusura dell’impianto, che si trova troppo vicino ad abitazioni, scuole e luoghi di lavoro, entro il 31 dicembre di quest’anno, come già preannunciato dal Sindaco Marino così da tutelare la salute dei cittadini”.

Anche l’Ama ha diramato una nota dove viene scritto: “Il capannone non ha danni strutturali e quindi è in grado di lavorare. Pertanto l’incendio per ora non ha avuto ripercussioni sulla raccolta dei rifiuti e si lavora per evitare rallentamenti nei prossimi giorni, che però potrebbero esserci.”

Scontato sottolineare come sia imbarazzante non aver trovato ancora l’origine delle fiamme. Ancora più bizzarra la collocazione del centro Ama, ovvero nelle vicinanze di abitazioni, scuole ed uffici (Sky, motorizzazione civile). Anche in questo caso andrebbe analizzato chi era presente prima sul territorio. Detto ciò, Roma non può rimanere sempre legata al detto: “Chi prima arriva, meglio alloggia.”


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