Roma, cortei e tensioni: studenti e docenti in piazza contro governo, scuola del merito e ddl sicurezza

Nel pomeriggio il presidio di docenti e personale Ata

Il cuore della Capitale si è animato con manifestazioni di protesta studentesca e scioperi del personale scolastico.

Studenti, collettivi autonomi e docenti hanno marciato oggi venerdì 15 novembre, portando al centro del dibattito la riforma dell’istruzione, il ddl sicurezza e il conflitto in Palestina, in una giornata di mobilitazione che ha visto momenti di tensione e prese di posizione politiche.

La protesta studentesca: no alla “scuola del merito”

Dal corteo partito da Piramide, una studentessa al megafono ha sintetizzato il dissenso: “Questa scuola del merito crea studenti di serie A e serie B, alimentando disuguaglianze e un sistema classista. Ogni giorno vediamo il nostro futuro sgretolarsi.”

Cori, striscioni e slogan hanno invaso le strade, tra cui “Free Free Palestine” e critiche al governo Meloni e ai ministri Valditara e Bernini.

Gli studenti hanno denunciato le condizioni precarie dell’edilizia scolastica, mentre sotto al Ministero dell’Istruzione, striscioni recitavano “Ministero della guerra” e cori invocavano “Valditara a testa in giù”.

Tensioni con le forze dell’ordine:

Si sono sfiorati anche momenti di tensione, quando cinque studenti con il volto coperto da foulard rossi, le braccia tese verso l’alto e le manette ai polsi si sono schierati davanti al cordone degli agenti del reparto mobile in tenuta antisommossa, mentre dal corteo veniva lanciata vernice rossa.

Appesi al collo dei giovani dei cartoni con su scritto “arrestateci/e tutti/e”, “stop repressione subito” e “no ddl 1660” (ddl sicurezza ndr). L’azione è stata inscenata alla fine di Ponte Sublicio.

La manifestazione ha incluso anche un momento dedicato a Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, con sirene dei megafoni e mazzi di chiavi agitati in aria, un simbolo di lotta contro la violenza di genere.

Reazioni politiche e accuse:

Il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, ha definito “gravissimi” gli episodi, condannando i cori contro il ministro Valditara: “Non si tratta di semplici proteste, ma di gesti intimidatori e violenti incompatibili con il dialogo democratico.”

Intanto, sotto al Ministero dell’Università e Ricerca, gli attivisti di Cambiare Rotta e Osa hanno esposto cartelli con le foto della premier Meloni e dei ministri Valditara e Bernini, coperte da impronte rosse, un gesto che simboleggia “le mani sporche di sangue per il genocidio del popolo palestinese”.

Sciopero del personale scolastico:

Accanto agli studenti, anche docenti e personale ATA si sono mobilitati. Lo sciopero, indetto dall’Anief, punta il dito contro l’abuso dei contratti a termine, chiedendo la revisione dell’età pensionabile e il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria. Un presidio è stato annunciato per oggi pomeriggio davanti al Ministero dell’Istruzione.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento