Municipi:

Roma perde 81 milioni: Pnrr penalizza chi ha investito di più

Oltre al taglio diretto dei fondi Pnrr, la Capitale attende ancora 130 milioni di euro dovuti per il federalismo fiscale

Un nuovo decreto al vaglio del MEF potrebbe penalizzare i comuni che hanno beneficiato maggiormente del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La bozza, anticipata dal Sole 24 Ore il 25 maggio, prevede tagli commisurati ai fondi ricevuti per gli interventi finanziati dal piano.

Roma, tra le città più colpite, rischia di perdere 81 milioni di euro entro il 2029. Il sindaco Roberto Gualtieri ha definito la misura “sbagliata” e ha espresso la sua preoccupazione per le ripercussioni sui servizi e sui cittadini più deboli.

Oltre al taglio diretto dei fondi Pnrr, Roma attende ancora 130 milioni di euro dovuti per il federalismo fiscale. La mancata compensazione di questi fondi, insieme all’aumento del 10% dei costi diretti e indiretti, aggrava ulteriormente la situazione del Comune.

Gualtieri ha calcolato che la contrazione della capacità di spesa per la Capitale potrebbe arrivare a 140 milioni di euro. Una cifra significativa che potrebbe mettere a rischio la realizzazione di importanti progetti e la fornitura di servizi essenziali.

Le motivazioni alla base del decreto del MEF non sono ancora chiare. Tuttavia, è possibile che il governo stia cercando di recuperare risorse per finanziare altri progetti o per ridurre il deficit pubblico.

Indipendentemente dalle motivazioni, la misura rischia di avere un impatto negativo significativo su molti comuni italiani, in particolare quelli che hanno investito maggiormente nel Pnrr.


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