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San Paolo, il giardino che non dimentica: torna la targa per Aldo Murgia

La precedente era stata vandalizzata e rimossa nei mesi scorsi

Quindici anni dopo quel tragico giorno di aprile, il giardino alle spalle dell’albergo di via Costantino torna a raccontare una storia che ha lasciato un segno profondo nella comunità di San Paolo.

È lì, in quell’angolo di verde, che il 15 aprile del 2009 Aldo Murgia, musicista e compositore, veniva pugnalato a morte al culmine di una lite per un parcheggio. Oggi, una nuova targa è tornata a segnare quel luogo. Più grande, più resistente. A prova di oblio.

La precedente era stata vandalizzata e rimossa nei mesi scorsi. Un gesto che aveva ferito familiari e residenti. “Abbiamo voluto realizzarla con materiali più solidi, anche nel supporto, perché non possa essere facilmente divelta di nuovo”, ha spiegato l’assessore municipale alla Cultura, Luciano Ummarino, presente alla cerimonia insieme al presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, all’ex assessora Paola Angelucci, all’ex consigliere Gianluca Peciola e a molti amici e abitanti della zona.

È la terza volta in quindici anni che una cerimonia viene organizzata in memoria di Aldo. La prima nel 2010, con l’allora presidente municipale Andrea Catarci.

La seconda, più controversa, si è svolta durante l’amministrazione Raggi, quando il giardino fu intitolato ad Edoardo Valentini, vignaiolo abruzzese. “Nessuna recriminazione verso Valentini – ha chiarito Ciaccherima questo luogo è da sempre un simbolo affettivo per chi ci vive, ed è legato ad Aldo, un uomo mite, un artista che ha pagato con la vita un gesto d’ordinaria follia urbana”.

Anche Filippo Murgia, fratello della vittima, ha preso la parola visibilmente commosso, ringraziando le istituzioni municipali per aver mantenuto viva la memoria di Aldo.


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