![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/05/volante-carabinieri.jpeg)
![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/05/volante-carabinieri.jpeg)
Un 40enne è stato arrestato dalla polizia mentre viaggiava su un autobus diretto a Roma, dopo una violenta lite con la figlia 16enne. L’episodio ha portato alla luce una storia di maltrattamenti e tentato omicidio avvenuta pochi giorni prima in un paesino della provincia di Viterbo, coinvolgendo anche uno zio della ragazza.
La vicenda è stata ricostruita grazie alla testimonianza della minorenne, che ha contattato le forze dell’ordine. La ragazza, trovandosi sull’autobus che prende ogni mattina per andare a scuola, ha avuto un acceso confronto con il padre. Durante la lite, l’uomo ha estratto una lametta e l’ha brandita come un coltello per minacciarla.
La giovane ha immediatamente chiamato la polizia. L’autobus, fermo a Saxa Rubra, è stato raggiunto dagli agenti che hanno fermato e perquisito l’uomo, trovandolo effettivamente in possesso della lametta.
La ragazza è stata quindi portata al commissariato di Prati e ascoltata in un’audizione protetta, dove ha ricostruito l’intera vicenda.
La 16enne ha raccontato quanto accaduto il 24 maggio, quando il padre, rientrato a casa, l’ha trovata nello stesso letto dello zio, un 35enne. Secondo il racconto della ragazza, non era successo nulla di inappropriato: “Stavamo solo dormendo”, ha riferito alla polizia, replicando quanto già detto al padre, che però non le ha creduto. Infuriato, l’uomo ha buttato giù dalla finestra lo zio della ragazza, da un’altezza di 3 metri, causando al parente la frattura di entrambi i malleoli.
Il 35enne, raggiunto dalla polizia presso l’ospedale Sant’Andrea, dove era ricoverato con una prognosi di 39 giorni, ha confermato la versione dei fatti fornita dalla giovane. A seguito delle indagini, il padre è stato arrestato e si trova ora recluso a Regina Coeli. Dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio.