Scuola Marco Polo: gli insegnanti incontrano la poesia

Con i poeti Marco De Cesaris e Maurizio Rossi nell'ambito del “Maggio dei libri” nella Primaria di via Tenore a Centocelle

Lunedi 27 maggio 2024, a conclusione delle iniziative comprese nel “Maggio dei libri”, nei locali della Scuola Primaria di via Tenore dell’istituto comprensivo “Marco Polo” a Centocelle, gli insegnanti hanno incontrato i poeti “di periferia”, Marco De Cesaris e Maurizio Rossi.

Grazie alla cura delle maestre Laura Beghini e Annarita Fadda, il numeroso pubblico  ha goduto dell’ascolto di poesie, con l’accompagnamento offerto dall’ottima concertista e insegnante Lucia Moretti. Cinque momenti hanno scandito circa un’ora di incontro: “La Poesia” (la poesia è fatta di parole e i poeti sono fatti di poesia); L’Amore (malinconia come necessità del vivere la mancanza); Abitare il tempo (stare dentro le ore e i giorni, senza contarli); La gioia nell’amore (leggerezza); Il ricordo (il passato che ritorna a essere presente).

Le due voci poetiche si sono alternate, legate assieme e armonizzate nei temi, pur nella diversità dello stile, e i brani musicali ne hanno esaltato sia le intonazione che le immagini: Un adagio di Corelli; l’Aria sulla quarta corda di Bach; un brano della colonna sonora di Mission e l’introduzione di C’era una volta il West (Morricone); Amapola.

Non sono mancate le domande ai poeti e le osservazioni: sull’ispirazione alla scrittura, sul rapporto tra filosofia e poesia, sulle forme d’arte in genere- in particolare musica e poesia- come possibilità di rivelazione di sé e opportunità di conoscere personalità e caratteri a volte nascosti. 

L’attenzione e l’apprezzamento del pubblico hanno compensato l’impegno e l’emozione di De Cesaris e Rossi e della musicista Moretti, che ha concluso l’incontro con due bis: My way (Frank Sinatra) e Il Cigno, dal Carnevale degli animali (Saint Saëns). 

Alla fine, come sottolineato dalla direttrice didattica Wanda Giacomini, tutti si sono trovati d’accordo sulla necessità di sospendere, anche per poco, le fatiche dell’insegnamento  e le scadenze dei programmi, per stare dentro un tempo di ascolto ed emozione, che rinfranca, dando qualche motivazione in più al proprio lavoro, difficile e bello.


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