

Peciola (Sel): "aggressione quotidiana agli spazi sociali, culturali e di aggregazione della nostra città"
All’alba di questa mattina 7 maggio è stato sgomberato il centro sociale Scup. Le forze dell’ordine sono ancora schierate di fronte l’edificio di via Nola, a San Giovanni mentre due ruspe della proprietà hanno cominciato ad abbattere muri e vetri per rendere completamente inagibile lo stabile.
Scup, sta per “Sport e cultura popolare”, il centro, infatti, da anni ospita attività culturali, sportive e ricreative gestite dagli attivisti stessi che ne rivendicano il valore sociale.
Non è il primo intervento delle forze dell’ordine nel centro. Ma gli occupanti non demordono. “Non ci vogliamo arrendere – affermano -allo sgombero di uno spazio che era stato davvero restituito alla cittadinanza per farne un bene comune e sottrarlo alle speculazioni”. Dalla loro parte anche Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio, presente sul posto.
“A Roma la situazione è insostenibile – dichiara in una nota – E’ in atto un’aggressione quotidiana agli spazi sociali, culturali e di aggregazione della nostra città. Roma oggi è ancora più povera. Sono troppi i centri sociali e gli spazi culturali e di mutualismo sotto attacco. Scup da quasi tre anni è un contenitore di attività sportive, spazi culturali e sociali, e punto di riferimento per i cittadini del quartiere.
E’ uno spazio, che è rimasto abbandonato per quasi dieci anni e che nel 2012 è stato sottratto alla speculazione e trasformato in un luogo prezioso che la nostra città non può permettersi di perdere. Sosteniamo gli attivisti di Scup, a cui va tutta la solidarietà del Gruppo Sel dell’Assemblea capitolina”.
Immediata la replica del Campidoglio. “Le operazioni di sgombero riguardano i provvedimenti stabiliti dall’autorità giudiziaria per la restituzione dell’edificio occupato alla società privata che ne è proprietaria. L’unica competenza del Campidoglio, proprio perché si tratta di un immobile privato, riguarda le norme urbanistiche. Roma Capitale ha già negato nei mesi scorsi per questo stabile il cambio di destinazione di uso, richiesto dal proprietario, che voleva avvalersi dell’applicazione del piano casa regionale. Il Campidoglio continuerà a vigilare, oggi e in futuro, affinché vengano rispettati tutti i vincoli – nello specifico, verde pubblico e servizi pubblici locali – previsti dal Piano Regolatore per la struttura in questione”.
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