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Sputi e minacce all’arbitro, durante la partita di calcio under 14: Maxi multa al Racing Ardea

Multa di 800 euro

È pesante la multa inflitta alla società di calcio Racing Ardea, che una settimana fa aveva incontrato nella categoria Under 14 la Red Tigers e dove ne era uscita sconfitta per 2 a 1. Nelle fasi concitate del match, l’arbitro è stato minacciato di morte con una spranga e preso a sputi dai tifosi.

Per questo motivo il giudice sportivo ha inflitto una dura sanzione da 800 euro al Racing Ardea che sui social ha voluto condannare l’atteggiamento dei facinorosi:
“La Racing Ardea intende condannare gli episodi accaduti nel corso e al termine della gara della propria Under 14 contro la Red Tigers.
La società ha sempre promosso ideali e valori di uno sport sano e privo di qualsiasi forma di violenza.
Il club pertanto si muoverà con decisione nel prendere i dovuti provvedimenti, affinché tali episodi non si ripetano in quanto non rispecchiano il dna di una società che sin dai suoi primi giorni, ha voluto difendere i valori del fair-play e gli ideali sportivi che dovrebbero guidare tutti i giovani calciatori in campo e fuori”.

Nel comunicato del giudice sportivo si leggono le motivazioni della sanzione:
“In occasione del primo calcio di rigore assegnato alla società ospite, persona non identificata, qualificatasi come presidente della società Racing Ardea insieme ad alcuni sostenitori della stessa facevano ingresso sul terreno di gioco brandendo una spranga di ferro e minacciando di morte più volte l’arbitro”.

Il gruppo è stato fermato dall’intervento del dirigente della propria società.
“Successivamente detti sostenitori tentavano di attingere il direttore di gara con diversi sputi, senza tuttavia colpirlo. – si legge ancora – Gli stessi creavano una zuffa sulle tribune minacciando nuovamente l’arbitro ed i sostenitori avversari, che veniva sedata dall’intervento dei dirigenti della squadra ospite.
In occasione del secondo calcio di rigore assegnato alla società ospite, l’individuo precedentemente qualificatosi come presidente della società reiterava nel suo comportamento gravemente minaccioso ed offensivo nei confronti dell’arbitro”.

Al termine della gara mentre faceva rientro nel suo spogliatoio, l’arbitro veniva nuovamente avvicinato “da persone non identificate ma riconducibili alla società Racing Ardea, compreso il soggetto sopra indicato nuovamente in possesso di una spranga di ferro, alle quali si univa altresì il massaggiatore della squadra che continuava a rivolgergli nuove gravi ingiurie e minacce”.


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