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Standard & Poor’s confermati i rating positivi su Atac Spa

Bilancio d'esercizio di Atac spa chiuso con un utile di 498 mila euro

L’Assemblea dei Soci riunitasi il 7 luglio, ha approvato il bilancio d’esercizio di Atac SpA, che chiude con un utile di 498 mila euro, in forte recupero rispetto agli anni precedenti. Nel corso del 2005, la Società, oltre alla ristrutturazione del debito a medio-lungo termine, ha realizzato due importanti iniziative: la fusione per incorporazione della controllata Sta SpA e un’operazione di spin-off immobiliare, con la costituzione di Atac Patrimonio, che ha permesso alla Società la chiusura con il risultato evidenziato. Il Presidente Fulvio Vento e l’Amministratore Delegato Gioacchino Gabbuti nel presentare il bilancio all’Assemblea dei soci, hanno sottolineato l’impegno dell’Azienda a coniugare il risanamento economico con lo sviluppo e il miglioramento del servizio. Gli investimenti prodotti, dal rinnovo del parco mezzi al completamento della linea filobus, come gli altri relativi allo sviluppo e alle implementazioni di sistema, hanno sì contribuito alla crescita della qualità ma hanno anche comportato un incremento degli ammortamenti, con un impatto negativo sul risultato consolidato del Gruppo Atac, che presenta, infatti, una perdita di 137 milioni di euro. L’Assessore comunale al bilancio, Marco Causi, ha espresso apprezzamento ai vertici Atac per il lavoro svolto, in linea con gli obiettivi fissati dal Socio, ed ha chiesto all’Azienda di proseguire sulla strada del risanamento.

Lo scenario evolutivo di Atac, Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma, segna un altro riconoscimento concreto: Standard & Poor’s, tra le prime società di analisi e ricerca finanziaria al mondo, ha confermato il rating di lungo termine “A+” ed il rating di breve termine “A-1”. Un risultato più che positivo per l’Agenzia, che riflette un insieme di fattori: dal beneficio atteso dalla definizione della relazione finanziaria con il Comune di Roma, attraverso il contratto di servizio settennale, alla recente ristrutturazione aziendale ottenuta dalla fusione per incorporazione di Sta, Società Trasporti Automobilistici, e la costituzione di Atac Patrimonio SpA, società destinata a gestire il patrimonio immobiliare della nuova Atac. In un quadro generale articolato, all’interno del quale i rating scontano il tasso di evasione ancora alto rispetto ai ricavi dei titoli di viaggio – elemento di penalizzazione rispetto alla crescita dell’Agenzia – ed il clima di incertezza sul ruolo futuro del servizio di trasporto pubblico dopo il 2011, la performance reddituale di Atac è in netto miglioramento e la Nuova Agenzia per la Mobilità, che si accinge a realizzare una razionalizzazione dei costi operativi sostenuti, utilizza le sinergie industriali rinvenienti dalla gestione integrata del trasporto pubblico e della mobilità privata nell’area urbana di Roma. L’approccio metodologico utilizzato da Standard & Poor’s è denominato “Top – down”, alla luce dell’importanza che riveste il trasporto pubblico locale per l’amministrazione Capitolina e della funzione politica pubblica dei servizi resi dall’azienda. S&P, nell’elaborazione dei rating, ha valutato positivamente anche l’estensione temporale del contratto di servizio siglato con l’Amministrazione Comunale, a garanzia di una maggiore stabilità e prevedibilità dei flussi di cassa provenienti dall’Azionista in un contesto di maggiore chiarezza sull’assunzione di reciproci impegni economici.

Per Atac Spa, i migliori risultati rispetto alla crescita reddituale dei flussi di cassa sono attesi per il 2009, quando l’Agenzia per la Mobilità potrà beneficiare del ritorno derivante dalla prevista e attesa manovra tariffaria.

“Il riconoscimento ottenuto – ha commentato l’amministratore delegato Gioacchino Gabbuti – riflette l’impegno profuso da Atac nella definizione del programma di ristrutturazione aziendale e nello sforzo quotidiano di garantire, al contempo, standard di qualità al servizio reso. L’obiettivo del riequilibrio finanziario, infatti, è perseguibile mediante strategie mirate a contenere le spese, a sviluppare gli investimenti, a posizionare l’Agenzia sui mercati internazionali. Mantenendo vigile l’attenzione nei confronti della responsabilità sociale dell’impresa. Attraverso la convergenza di tutti questi elementi, ogni possibile evoluzione di ruoli e funzioni può diventare una sfida da raccogliere”.


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