Stranezze in città: pedalando in via Lucio Mario Perpetuo e in via Decio Mure
Una storia vera di “fastidiosa” povertà nel VII Municipio tra il Tuscolano e il QuadraroAll’angolo di due strade, vicino al cavalcavia di via Tuscolana che porta all’Acquedotto Felice, c’è un tunnel lungo una cinquantina di metri.
Stavo pedalando in via Lucio Mario Perpetuo e all’altezza del numero civico 1 ho svoltato a destra per via Decio Mure, quartiere Tuscolano, lo sguardo è andato alla mia sinistra e ho visto un sottovia stradale.
Per poter raccontare “la stranezza” di questa mattina, ho volutamente “rubato” mezzo titolo all’articolo a firma di Don Domenico Vitulli, Parroco di S. Tommaso d’Aquino, pubblicato il 23 novembre 2022 da Abitare a Roma, “Una storia vera di “fastidiosa” povertà e qualche pensiero, di cui ne allego il link
https://abitarearoma.it/una-storia-vera-di-fastidiosa-poverta-e-qualche-pensiero/
Nella norma evito di entrare nei tunnel e nei sottopassi, l’oscurità di certi luoghi non mi dà sicurezza.
Ma la curiosità e la voglia di scoprire, mi hanno portato ad entrare.
Pedalando nell’oscurità ho trovato un dormitorio.
Tanti materassi in terra, in fila, tra l’uno e l’altro uno spazio libero di circa un metro.
Tante persone stese sui materassi, nel buio profondo, la luce data solo dall’entrata e dall’uscita del sottovia.
Non una camerata ma un tunnel di cinquanta metri, che parte da via Decio Mure (Tuscolano) e arriva a via dei Lentuli (Quadraro). Con un tetto, dato dalla salita o dalla discesa di via Tuscolana.
Un signore mi ha visto fotografare, mi ha guardato, si è avvicinato, mi ha detto: sono migranti!
In quel momento mi sono posto delle domande: cosa succede in un certo momento della lora vita ai migranti irregolari? Dormire in un tunnel può essere una motivazione che porta le persone a lasciare il loro paese? Questa può essere la reale vita dello straniero che raggiunge in modo irregolare l’Italia? Come può sperare nella regolarizzazione l’immigrato irregolare?
La risposta mi è arrivata da una frase letta nell’articolo di don Domenico Vitulli:
“…………..non sei stato gentile con chi – hai pensato – non capiva che quella era la tua ultima possibilità di trovare cibo e un posto per la notte”.
Quale essere umano passerebbe le notti in quel tunnel, se solo avesse la possibilità di non farlo.
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