Al Teatro dell’Opera l’evento conclusivo del progetto “lecosecambiano@roma”

Mercoledì 14 maggio premiati gli studenti che hanno realizzato lavori contro il bullismo omofobico

Con una grande manifestazione al Teatro dell’Opera, alla quale hanno partecipato circa 1.000 studentesse e studenti, si è concluso, mercoledì 14 maggio, il progetto contro il bullismo omofobico “lecosecambiano@roma” promosso nelle scuole della Capitale dall’Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità e realizzato in collaborazione con la Sapienza Università di Roma, la casa editrice ISBN, rappresentanti del mondo della cultura, del cinema, del teatro e delle associazioni LGBT romane.

In un clima di grande coinvolgimento e partecipazione emotiva, il sindaco Ignazio Marino e l’assessora Alessandra Cattoi, insieme a Fabio Canino, Melania Mazzucco e Ivan Cotroneo, hanno premiato i vincitori del concorso “iocambiolecose@roma” al quale hanno partecipato i ragazzi e le ragazze di 24 istituti superiori della città. Sono stati 22 i contributi presentati da singoli o gruppi di studenti: video, racconti, slide, fumetti, manifesti, canzoni, progetti fotografici, lettere e perfino una proposta di legge. Tutti i partecipanti hanno così voluto lanciare ai propri coetanei e a tutta la città un messaggio positivo esprimendo il proprio punto di vista con il linguaggio che hanno ritenuto più adeguato.

bull_d0Questi i riconoscimenti assegnati: il primo premio ad Alessia Antonini, Cristina Corscinschi, Roberta Pizzonia, Claudio Scibetta, Ilenia Weerasinghe, Alice Maroncelli, Benedetta Scutigliani delll’Istituto Cine-Tv Rossellini per il progetto fotografico “Le cose cambiano”; il secondo premio a Matteo Bettacchi, Florin Paraschiv, Alessandro Di Vizia, Giuseppe Cardillo, Valentina Vitto dell’ISS Von Neumann per il video “Lui come noi…noi come loro”; il terzo premio a Chiara Pacifico del Liceo Cavour per il racconto “Coming out”. Menzione speciale ad Asia Carfì, Valeria Ciccioli, Sofia Lipari, Lucrezia Romana Antonelli del Liceo Classico e Linguistico Aristofane per il video “Da oggi non mi nascondo più”.

Durante la manifestazione sono stati anche presentati i risultati di un’indagine conoscitiva sul bullismo omofobico e la percezione della sicurezza a scuola realizzata dalla Sapienza a cui hanno risposto attraverso un questionario online 1.745 studenti. Tra i dati emersi dalle risposte si rivela che il 47% degli studenti/delle studentesse dichiara di sentire spesso o molto spesso espressioni omofobiche dai compagni di scuola e il 25% di aver sentito (almeno qualche volta) le stesse espressioni da insegnanti.

L’8% degli studenti/studentesse dichiara di aver subito bullismo omofobico almeno una volta a scuola (il 9% dei ragazzi vs il 7% delle ragazze). Coloro che hanno subito bullismo di matrice omofobica, inoltre, riportano un minor livello di benessere percepito e hanno pensato con maggiore frequenza ad abbandonare la scuola a causa del disagio provato nei diversi contesti scolastici. Dati che confermano l’importanza di affrontare apertamente questa tematica.

Il progetto “lecosecambiano@roma” è nato, su sollecitazione della società civile dopo il suicidio di Simone dello scorso ottobre, per sensibilizzare i più giovani al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, contribuendo così a contrastare l’omofobia nelle scuole e a promuovere un nuovo clima culturale a Roma. Si è articolato attraverso incontri di sensibilizzazione negli istituti superiori aderenti al progetto e ha visto la partecipazione di oltre 2.000 studenti. Una partecipazione attenta e convinta, accompagnata dalla richiesta di continuare a parlare di questi argomenti nelle scuole, fornendo anche strumenti di formazione adeguati al corpo docente e alle famiglie.

Il successo dell’iniziativa, testimoniata dalla vasta adesione registrata, avvalora la scelta dell’Amministrazione di dare vita a un progetto volto a contrastare la diffusione sempre più capillare tra i giovani del bullismo omofobico, le cui vittime vengono attaccate a causa del loro orientamento sessuale (reale o presunto) o del loro ruolo di genere non conforme alle aspettative sociali, con gravi conseguenze per chi ne è fatto oggetto, quali emarginazione, violenze, disagio sociale o psicologico.

Nel ribadire il valore di questa scelta e la volontà di proseguire sulla strada della difesa dei diritti delle persone, della lotta alle discriminazioni, della valorizzazione delle differenze, Roma Capitale vuole ringraziare tutte le studentesse e gli studenti che hanno consentito che si realizzasse il progetto, i docenti, le associazioni e i testimonial che hanno offerto gratuitamente il loro contributo.
Un ringraziamento particolare va anche a Rock in Roma che ha messo a disposizione gratuitamente alcuni dei premi assegnati ai vincitori del concorso e al Teatro dell’Opera che ha ospitato la manifestazione.

«È nostro dovere come amministrazione pubblica contrastare ogni forma di bullismo e promuovere il rispetto delle differenze – dichiara l’assessora Alessandra Cattoi – Nessun adolescente si deve sentire solo né diverso nella nostra città. Per questo abbiamo voluto fortemente il progetto “lecosecambiano@roma” la cui efficacia ci è confermata dalle richieste ricevute, a cominciare da quelle espresse nei semplici bigliettini scritti durante gli incontri pieni di domande, di dubbi, di commenti a volte anche duri, di richieste di aiuto. Soprattutto mi ha colpito l’invito a continuare a lavorare nelle scuole approfondendo i temi del rispetto, la valorizzazione delle differenze e il bullismo omofobico, anche quello virtuale. Per rispondere a queste richieste abbiamo la volontà di proseguire sulla strada intrapresa, riproponendo il progetto in altre scuole e rivolgendoci in particolare anche a docenti e famiglie».


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