Tranvetto Roma-Giardinetti: dopo una serie di danni anche la beffa

Circolo Città Futura di Legambiente: "Si apra un tavolo regionale per permettere che questa linea torni ad una frequenza normale"

Un paio di settimane nel presentare il dossier “Qualità delle stazioni nel Lazio” alla Stazione Prenestina le fermate del cosiddetto “Tranvetto” sono risultate tra le peggiori del Lazio nel 2016 per mancanza di servizi come biglietterie, erogazione di generi conforto, informazioni all’utenza con tabelloni elettronici o/e vocali, pulizia, pensiline e sicurezza.

Mercoledì 7 dicembre, l’Atac, nel recepire e rendere operativa la Circolare 7922 della Direzione Generale per il Trasporto Pubblico, organo del Ministero delle Infrastrutture che prescrive (a seguito del triste incidente della ferrovia Andria-Corato), che tutte le ferrovie senza blocco automatico viaggino con un doppio agente in cabina abilitato alla frenatura del convoglio, ha dimezzato il numero di treni circolanti e così si è passati da 9 convogli dei giorni feriali a soli 5 e la domenica 3/4.

export-1-1572122-jpgQuindi, una linea ferrotranviara che fino all’entrata in esercizio della Metro C trasportava giornalmente 40.000 passeggeri, tanti quanti l’AV Roma-Milano, ora è ridotta nel percorso, il capolinea a sud è alla S.ne Centocelle, vede i poveri pendolari (quelli che persistono nel prenderlo) aspettare il doppio del tempo in fermate tra le peggiori del Lazio.

Uno scandalo e tutto questo nel silenzio totale delle istituzioni elettive, Regione, Comune e Municipio e con un gestore, l’Atac, che dimostra giorno dopo giorno la totale incapacità di gestire il trasporto su ferro, tanto che la Roma-Lido si classifica al primo posto della classifica di Pendolaria di Legambiente tra le 10 peggiori linee d’Italia.

“Chiediamo che si apra subito un tavolo in Regione – afferma Amedeo Trolese, presidente del Circolo Città Futura di Legambiente – per risolvere l’affaire della Circolare in modo da tornare a frequenze più normali e che il capolinea torni a Giardinetti come richiesto anche con un Odg del Consiglio Comunale di luglio.

Infine – conclude Trolese – che questa fondamentale linea di trasporto pubblico su ferro per questo quadrante di città, smetta di essere una cenerentola e si pensi a rigenerarla con finanziamenti certi. Ci sembra assurdo che nel periodo delle limitazioni e dei blocchi del traffico privato, si tolgano corse del trasporto pubblico, aggiungendo questo disservizio alle migliaia di corse tagliate da luglio ad oggi. Deve tornare poter tornare a dare un contributo notevole alla lotta contro gli inquinanti da trasporto privato”.


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