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Trappola sui marciapiedi: monopattino elettrico frattura i polsi di una donna cieca

La denuncia del Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Roma Giuliano Frittelli

Un incubo a occhi aperti per le strade della Capitale, dove l’inciviltà e la negligenza si traducono in pericoli concreti per i pedoni più vulnerabili. L’ultima vittima di questa follia urbana è una donna cieca di Roma, mentre camminava lungo Circonvallazione Trionfale che ha visto la propria sicurezza e integrità fisica compromesse da un ostacolo silenzioso: un monopattino elettrico incustodito.

Il tragico incidente è avvenuto in pieno giorno, su un marciapiede della città eterna, dove la donna, armata del suo bastone bianco, strumento indispensabile per la navigazione urbana, non ha potuto evitare l’impatto con il veicolo lasciato con noncuranza sul suo cammino. La caduta è stata rovinosa, il risultato è una doppia frattura ai polsi e una prognosi di 40 giorni, un verdetto che grida vendetta.

La rabbia è tangibile quando si pensa al tormento che dovrà affrontare questa donna: la dipendenza da altri per le più semplici attività quotidiane, le settimane di dolore e riabilitazione, il trauma psicologico che potrebbe segnarla per sempre. Tutto questo per colpa di chi? Di coloro che non hanno esitato a trasformare un mezzo di trasporto in una trappola, di chi privilegia la propria comodità al rispetto delle norme e alla sicurezza altrui.

Non si tratta di un caso isolato. I monopattini elettrici, salutati come una soluzione sostenibile per il traffico cittadino, stanno diventando una vera e propria piaga per i pedoni, in particolar modo per i non vedenti e gli ipovedenti che si affidano alla loro abilità e ai loro sensi per muoversi in sicurezza. Ma cosa possono i sensi contro l’indifferenza e l’irresponsabilità?

Le domande si affollano, la rabbia monta. Commenta il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Roma Giuliano Frittelli – “Dove sono le autorità preposte alla regolamentazione di questi nuovi mezzi? Dove sono le sanzioni per chi non rispetta le regole basilari della convivenza civile? La città è di tutti, non solo di chi corre su due ruote elettriche”.     


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