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Una nuova baraccopoli a via del Flauto

Cittadini inascoltati temono nuovi roghi tossici

Sgomberata nel febbraio 2019, la baraccopoli di via del Flauto è rispuntata prima con casupole isolate poi, a quasi due anni di distanza, è diventato un piccolo agglomerato.

La zona interessata è sempre la stessa in un quadrante ormai storico tra Colli Aniene e il Quartiere di Tor Sapienza. Qui i campi nomadi ci sono stati sempre, ancora prima che sorgesse Colli Aniene e ne abbiamo autorevole testimonianza. E ogni qual volta i nomadi sono stati allontanati, dopo qualche tempo, e a dispetto di ogni provvedimento, si sono sempre ripresentati.

Ricordiamo che nelle vicinanze c’era il grande campo di via della Martora e i campi satelliti di quello di via dei Salviati, ancora presente.

L’unica novità in questo territorio è stata la costruzione della stazione ferroviaria FR2 Togliatti, una stazione di nessuno se non dei nomadi che vi praticavano una fiorente attività di spaccio di droga che fu valutata pari a circa 500 grammi al giorno. Nomadi che impiegavano anche bambini a scopo criminale ed avevano predisposta una baracca per i clienti tossicodipendenti.

Lo sgombero del febbraio 2019 portò all’abbattimento di circa 40 baracche ed al sequestro giudiziario di tutta l’area. Ciononostante, due mesi dopo, dall’area si levava un incendio imponente con una alta colonna di fumo visibile a 30 km di distanza che ha appestato l’ampia zona tra  Colli  Aniene, Tor Sapienza, Tor Tre Teste, Alessandrino, Collatino fino a. Centocelle.

Ora, di fronte al ritorno delle baracche con tutto il corredo di immondizie pronte alla selezione mediante i roghi, i cittadini hanno scritto al municipio, al Comune e alla Polizia Locale ma, se qualche risultato immediato sarebbe stato possibile, non si è concretizzato.

E’ però continuato lo scarico di immondizie in una nuova discarica.


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