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“Unite for Heritage”, arrivano i caschi blu della Cultura

L'Italia è il primo paese a proporre una task force per difendere il Patrimonio Culturale Mondiale

E’ stata presentata, martedì 16 febbraio 2015, presso il suggestivo scenario dell’Aula X delle Terme di Diocleziano a Roma la nuova Task Force italiana ‘Unite for Heritage’ per la difesa del patrimonio culturale.

Alla cerimonia, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, il sindaco di Torino Piero Fassino e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette insieme al Direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova.

All’inizio della manifestazione il sindaco di Torino, Piero Fassino ha firmato un protocollo di intesa con il MAECI e il MIBACT iper l’istituzione del nuovo Centro di formazione Unesco a Torino.

unescoL’unità “Unite for Heritage” sarà formata dal nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale e dagli istituti del Mibact, Istituto superiore per la conservazione e il restauro, opificio delle pietre dure, Istituto centrale per la documentazione e il catalogo e Istituto centrale per la conservazione e il restauro per il patrimonio archivistico e librario.

“In molte zone del mondo il patrimonio culturale è minacciato non accidentalmente ma proprio per colpire una cultura diversa, una religione diversa – ha dichiarato Franceschini – Ora, la distruzione viene filmata e usata come propaganda, a simbolo dell’eliminazione della cultura diversa. In Italia siamo stati i primi a mettere a disposizione dell’Unesco una task force. Perché Il patrimonio culturale è di tutti e tutti abbiamo il dovere di proteggerlo e difenderlo” .

Già nello scorso novembre 2015 infatti, l’Italia aveva manifestato la necessità di una tutela internazionale rafforzata di siti e monumenti minacciati da terrorismo, guerre o disastri naturali. Nella riunione della Conferenza Generale dell’Unesco a Parigi era stata approvata la proposta italiana di intraprendere un percorso per l’impiego di esperti nazionali nella tutela del patrimonio culturale in aree di crisi.

“Il 3 maggio del 1969 è stato costituito il Nucelo TPC a protezione di un bene primario – ha dichiarato Del Sette – Da quel giorno ad oggi sono stati recuperati un milione e centomila reperti, 750 mila beni artistici, denunciati 300 mila opere false. Da diversi anni il nucelo è stato messo a disposizione per salvaguardare i beni culturali dei Paesi afflitti da crisi. Nel 2002 in Kosovo sono stati censiti i siti religiosi di ogni tipo. Nel 2003 in Iraq sono stati controllati 650 siti archeologici e recuperati 1700 reperti .”

Un task force che non solo servirà ad avere un controllo del territorio in aree di crisi secondo il Ministro Pinotti, ma che garantirà il rispetto delle popolazioni, degli usi, dei costumi, e anche del governo e della Cultura di quel Paese. “
“Non è solo un valore simbolico- afferma la Giannini – ma sarà una missione politica e culturale. Il ruolo del Miur sarà identificare competenze, ricercatori, docenti e specialisti per dare un contributo operativo”.

La scelta della città di Torino come sede del Centro Unesco di Formazione e Ricerca ricalca molto bene lo spirito della città in cui già da tempo vi è una forte e consolidata esperienza formativa di ricerca nell’ambito del patrimonio culturale. A chiudere la cerimonia il Direttore Generale dell’Unesco, Irina Bokova che a chiosa del suo intervento ha sottolineato: “Di fatto solo insieme potremo portare avanti la lotta per difendere i Beni Culturali.”


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Un commento su ““Unite for Heritage”, arrivano i caschi blu della Cultura

  1. Mi viene da ridere, un altro “carrozzone” inutile-così come impostato- e pericoloso -pericoloso per le finanze italiche-.Chissà quanti incompetenti saranno reclutati!

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