Vigilanza privata nelle scuole divide il Municipio V: si cercano soluzioni contro i furti

L'assessora alla Scuola, Cecilia Fannunza: “Quello che serve è una maggiore presenza delle forze dell'ordine nelle zone più critiche"

La sicurezza nelle scuole del Municipio V diventa il tema caldo del momento, alimentando un acceso dibattito tra le forze politiche locali.

Da tempo, gli istituti scolastici della zona sono bersaglio di continui furti e atti vandalici, una piaga che ha segnato l’inizio di questo anno scolastico.

Di fronte a questa escalation, il gruppo di Fratelli d’Italia (FdI) ha avanzato una proposta inedita: replicare il modello del Municipio VI, già attivo nella lotta contro questi atti criminali, affidando la sorveglianza notturna delle scuole a una società di vigilanza privata. Tuttavia, questa soluzione non trova l’approvazione della maggioranza.

Asilo nido Ape biricchina

Nel Municipio VI, grazie a un protocollo d’intesa siglato con Italpol Vigilanza, le scuole sono protette da pattuglie private che, gratuitamente, svolgono ronde notturne nelle vicinanze degli istituti, dalle 22 fino alle 6 del mattino.

Un sistema che, secondo FdI, ha dato risultati tangibili e potrebbe essere la chiave per arginare la criminalità anche nel Municipio V, uno dei più colpiti dai raid notturni.

I nidi e le materne, come “Albero Azzurro” e “Ape Birichina”, sono tra gli istituti più vulnerabili, saccheggiati e vandalizzati più volte.

“Siamo stati i primi a Roma a introdurre un protocollo con la vigilanza privata”, ha dichiarato Nicola Franco, minisindaco del Municipio VI, sottolineando il successo dell’iniziativa.

Ma nel Municipio V, la proposta non sembra convincere. Cecilia Fannunza, assessora alla Scuola, ha espresso il suo dissenso, sostenendo che la vera soluzione risieda in un rafforzamento delle forze dell’ordine piuttosto che nell’affidarsi alla vigilanza privata, più abituata a sorvegliare supermercati e attività commerciali che scuole situate in contesti isolati e spesso difficili da monitorare.

“Quello che serve è una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle zone più critiche, come il Quarticciolo”, ha dichiarato Fannunza, ribadendo la necessità di un approccio più istituzionale.

A questo proposito, è stato presentato un ordine del giorno per chiedere un consiglio straordinario sui furti nelle scuole, coinvolgendo anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il prefetto e il questore.

Sul fronte opposto, Daniele Rinaldi, consigliere di FdI e primo firmatario della mozione, accusa la maggioranza di ostruzionismo.

“Il documento doveva essere votato il 3 ottobre, ma la seduta si è chiusa senza che venisse affrontato”, ha dichiarato Rinaldi, sottolineando come il problema dei furti nelle scuole non possa più essere ignorato.

Nel frattempo, un primo passo verso la sicurezza è stato compiuto con l’attivazione del protocollo che collega gli allarmi delle scuole al Numero Unico di Emergenza (NUE). Ben 21 istituti del Municipio V fanno parte dei 105 che hanno già avviato la sperimentazione.

“Si tratta di un risultato concreto – ha commentato il presidente Mauro Caliste – ma per estendere questo servizio ad altre scuole, ci vorrà tempo e soprattutto più fondi”.

Mentre la proposta di FdI continua a dividere, rimane aperta la questione di come proteggere efficacemente le scuole del Municipio V da furti e vandalismi.

La battaglia per la sicurezza è in pieno svolgimento e, per molti, la soluzione potrebbe non essere unicamente nell’impiego della vigilanza privata, ma in un piano complessivo di potenziamento delle risorse e delle forze di sicurezza pubbliche.


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