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Volontariato anarchico e socialista ai tempi del colera

Presentazione sabato 13 maggio all’Ostiense dell’Antologia a cura di Mauro Parri

Volentieri segnaliamo la presentazione a Roma di una interessante antologia dal titolo “Volontariato anarchico e socialista ai tempi del colera” curata da Mauro Parri (Ed Pantarei 2022), che si terrà sabato 13 maggio alle ore 17 al Circolo Operaio Ostiense, via Leonardo da Vinci 307.

L’evento è a cura del Centro di documentazione Pasquale Martignetti – Volontari dei Circoli Operai e sarà presentato dal saggista Vincenzo Orsomarso.

Il libro uscito da pochi mesi, è stato già presentato a Napoli, un luogo tristemente significativo al tempo degli eventi dell’estate del 1884. Il colera infatti, diffusosi in Europa, colpì con particolare virulenza proprio questa città, una delle città più popolose del giovane Regno d’Italia. Alla crescita demografica infatti, non aveva corrisposto un’adeguata riforma urbanistica e sociale, soprattutto creando in quello, che fu definito “ventre di Napoli”, condizioni estreme di sovraffollamento e carenze igienicosanitarie pesantissime.

Ai primi del 1883 Errico Malatesta, dopo varie peregrinazioni, arresti ed espulsioni da mezza Europa, dopo una breve parentesi al fianco degli insorti egiziani contro l’occupazione britannica, era a Firenze. La sua preoccupazione era contrastare la deriva legalitaria ed elettorale del vecchio compagno, ora antagonista, Andrea Costa e nei primi mesi del 1884 si ritrova sotto processo, con altri coimputati. Condannato in primo grado a tre anni ricorse in appello per guadagnare qualche altro mese di libertà e proseguire nell’organizzazione del movimento anarchico. Cominciando a giungere notizie dell’epidemia di colera che stava decimando le masse popolari napoletane, Malatesta e i suoi più stretti compagni, decidono essere le parole “solidarietà” e “mutuo appoggio” uno scendere doveroso dalla teoria alla pratica, così decidono di partire. Un’esperienza, quella dei volontari internazionalisti anarchici e socialisti, veramente importante, ma impegno con motivazioni opposte a quelle fornite dalle varie ideologie consolatorie o di rassegnazione, un’attività solidale che divenne quindi un’azione parallela, non in sostituzione, della lunga lotta ideologica per una società senza Stato e senza classi.

Infine il gruppo e lo stesso Malatesta, rifiutarono l’attestazione ufficiale di benemerenza rilasciata dalle autorità. Erano le stesse autorità che qualche mese dopo, con l’accusa di cospirazione contro lo Stato, condanneranno lui e gli altri a parecchi anni di galera, gli stessi apparati dello Stato i responsabili di quella catastrofica “condizione sociale”, come evidenziò il Manifesto conclusivo di quell’esperienza.

In questo si indicava infatti di rimuovere la vera causa della diffusione dell’epidemia, la “miseria”; se questo non fosse avvenuto, si specificava di mettere in atto l’unico rimedio a quella condizione penosa, la “rivoluzione sociale”.

“LA VERA CAUSA DELL’EPIDEMIA È LA MISERIA E LA VERA MEDICINA PER IMPEDIRNE IL RITORNO NON PUÒ ESSERE ALTRO CHE UNA RIVOLUZIONE SOCIALE.”

-“Un’esperienza importante, quella dei volontari internazionalisti anarchici e socialisti a Napoli nel 1884, come anche sarà quella degli anarchici nell’Egitto del 1902: quei rivoluzionari avevano scelto un volontariato con motivazioni opposte alle ideologie consolatorie e di rassegnazione sociale, che nella versione laica o religiosa illudono sulle reali possibilità di eliminare le cause di quelle sofferenze. Il “curare le ferite” diveniva perciò un’attività solidale in parallelo e non in sostituzione della lunga lotta per una società senza Stato e senza classi” (dal Capitolo primo)

L’idea di fondo che anima il lavoro delle Edizioni Pantarei è quella di fornire strumenti di conoscenza sulla storia del movimento operaio nel mondo, sulle lotte e sugli uomini più o meno noti che vi hanno operato, sul dibattito teorico e politico che ne è scaturito; rendendo accessibile almeno una parte del molto materiale che in Italia non è stato tradotto e pubblicato a chi senta l’esigenza di approfondire, di quella storia, episodi, temi e problemi. L’ottica è quella di estendere le conoscenze «della classe sulla classe», in un orizzonte mondiale. Mai come oggi la storia, e con essa la storia del movimento operaio, è effettivamente «storia universale». E proprio per la connessione che esiste, di fondo, tra dinamiche del mercato mondiale e movimenti delle classi, l’impegno editoriale si estende alla pubblicazione di opere che sui processi dell’economia mondiale e dei suoi comparti si propongono di scavare con rigore scientifico.


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