Voto di scambio, ex sindaco di Anzio indagato

Secondo la Direzione distrettuale Antimafia nel comune vari esponenti politici avrebbero beneficiato dei "favori elettorali" dei boss

L’ex sindaco di Anzio, Candido De Angelis, è indagato per voto scambio politico-mafioso di voti in relazione alla sua elezione nel Maggio del 2018, ora sciolto per infiltrazioni mafiose, insieme a quello di Nettuno.

A sostenerlo è la Direzione distrettuale Antimafia di Roma , secondo cui nel comune a una cinquantina di chilometri da Roma, vari esponenti politici avrebbero beneficiato dei “favori elettorali” dei boss, poi fermati nell’operazione Tritone. Nel corso dell’operazione vennero arrestate, infatti, una sessantina di persone, tra cui 2 assessori e 2 consiglieri tutti legati alla giunta De Angelis.

immagine di repertorio

Negli atti d’indagine, nella relazione della commissione d’accesso nominata dal ministero dell’Interno si legge di come le famiglie Madaffari, Perronace, Tedesco e Gallace abbiano, secondo gli ispettori della commissione d’accesso, condizionato le elezioni politiche orientando i voti.

Nelle relazioni che hanno portato allo scioglimento dei comuni di Anzio e Nettuno, vengono riportate alcune intercettazioni telefoniche tra gli esponenti dei clan dove si accordavano su chi far confluire i voti.


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