In un libro la storia del Premio Ischitella-Pietro Giannone (16)

Nel recente volume "Elogio del 3" di Vincenzo Luciani, si parla diffusamente della nascita e del crescente successo del Concorso nazionale di poesia nei dialetti d'Italia

“Elogio del 3”, è il titolo dell’ultimo libro di Vincenzo Luciani. Perché il 3? Perché il 3 è considerato il numero perfetto, poi perché ricorre nel nome del quartiere prediletto: Tor Tre Teste, perché 3 sono i quartieri attorno al grande Parco, 3 sono le associazioni (sportiva, ecologica e poetica) di cui è stato presidente… e via triplicando. 

«Infine – dice l’autore – dal trio: mia moglie, mio figlio ed io, dal nostro gioco di squadra e dalle nostre ideazioni e discussioni hanno preso avvio, in questi lunghi anni (1986/2023), molte iniziative, condivise e supportate da tantissime persone appassionate (a cui va il nostro elogio)». 

Le associazioni: Atletica del Parco, Amici del Parco, Periferie, hanno operato con l’intento comune di contribuire alla maggiore vivibilità culturale, sportiva, ambientale dei quartieri Tor Tre Teste, Alessandrino, Quarticciolo, che si affacciano sul grande parco. 

«Mi auguro – conclude Luciani – che queste pagine possano essere utili soprattutto ai giovani.
Nelle loro mani e menti è riposto il destino dei loro quartieri. Alle generazioni precedenti il dovere di riferire il percorso di battaglie, alcune vinte, molte altre perse, ma dalle quali trarre comunque insegnamenti.» 

Per quanto riguarda la copiosa biobibliografia dell’autore: “Per conoscere Vincenzo Luciani”. 

Chi è interessato ad avere il libro (144 pagine tutte a 4 colori con numerose fotografie e un accurato indice dei nomi) può richiederlo a cofine@poetidelparco.it.

La nascita e il successo del Premio Ischitella-Pietro Giannone

Nel libro di Luciani Elogio del 3, di recente pubblicato si parla diffusamente della nascita e del crescente successo del Concorso nazionale di poesia

Eccone un brano:

Il Premio nazionale “Città di Ischitella – Pietro Giannone” che è senza dubbio, l’iniziativa che ha riservato le maggiori soddisfazioni per il numero di poeti che negli anni ha coinvolto e da cui sono anche scaturite collaborazioni e rapporti di amicizia; per il gruppo di ischitellani che partecipano all’organizzazione delle giornate in cui si svolge la premiazione (ospitalità e animazione con musiche, canti corali, specialità gastronomiche); per l’ammirazione dei poeti ospiti (ne sono testimonianza le poesie pubblicate nel libro 43 poeti per Ischitella, vedi p. 118. Ma i poeti sono ora 61. Un vero record di poesie dedicate ad una città). 

Nato nel 2004 (vedi p. 96, 97, 98) il Premio si è svolto ininterrottamente (giungendo nel 2024 alla 21edizione) e di questo va dato merito all’Amministrazione del Comune di Ischitella, con i sindaci che si sono succeduti, e ai volontari che vi collaborano, tra cui Pietro Comparelli, Annamaria Agricola, Raffaella Falco, il Coro del SS. Crocifisso di Varano, la Banda Pietro Giannone. Un ringraziamento va alla studiosa Mariantonietta Di Sabato che ha seguito numerose edizioni del Premio e al marito Pasquale Di Bari, che le ha documentato fotograficamente. 

E poi c’è l’opera competente della giuria, composta da: Franzo Grande Stevens (presidente onorario), Rino Caputo (presidente), Manuel Cohen, Anna Maria Curci, Vincenzo Luciani, Giuseppe Massara, Cosma Siani, Marcello Teodonio. Presidente della Giuria fino al 2020 è stato Dante Della Terza, morto il 6 aprile 2021 in una clinica di Cambridge, nei pressi di quella Harvard che lo ha visto dirigere per molti anni il Dipartimento di Romance Languages & Literatures. In un articolo in poetidelparco.it, di lui ho scritto: 

 Dante Della Terza (1924-2021) è stato il presidente della Giuria del “Premio Ischitella-Pietro Giannone” fin dalla fondazione nel 2004 e poi per lunghi anni, contribuendo alla sua affermazione. Amava soggiornare, in occasione delle premiazioni, nella cittadina garganica e avere un confronto ravvicinato con gli altri membri della giuria e con i poeti premiati, partecipando attivamente sia al lavoro della Giuria che al confronto con poeti in dialetto delle varie regioni d’Italia (stilando le motivazioni sulle sillogi vincitrici). Come tutti i grandi sapeva fare squadra, svolgendo un’apprezzata opera di valorizzazione delle lingue locali di cui è ricco il nostro Paese. (…)  


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