![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2018/02/noci-mandorle-nocciole-frutta-secca-guscio-e1518440973803.jpg)
![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2018/02/noci-mandorle-nocciole-frutta-secca-guscio-e1518440973803.jpg)
Per stare bene è necessario introdurre con l’alimentazione una certa quantità di grassi, ma è anche opportuno non eccedere, cosa che spesso si verifica nello stile alimentare degli italiani. La percentuale di grasso presente negli alimenti, sia in forma visibile (grasso del prosciutto, della bistecca, ecc.) che invisibile (grasso del formaggio, ecc.), variano da un prodotto all’altro e vanno da valori molto bassi (intorno all’1% in molti prodotti vegetali e in certe carni e pesci magri) fino ad arrivare a valori molto alti nei condimenti: ad esempio l’80% di grasso è presente nel burro e nella margarina ed il 100% in tutti gli oli.
Tabella di alcuni alimenti e relativo contenuto di colesterolo (Fonte INRAN 2000)
Alimento
% di grasso
Porzione
Colesterolo (mg)
Olio di oliva
Burro/Margarina
Noci/Nocciole
Salame milano
Mozzarella mucca
Cornetto semplice
Uova
Alici/Acciughe
Merluzzo/Nasello
100
80
65
30
20
18
8
3
0,3
1 cucchiaio
1 cucchiaino
4 noci/8 nocciole
8 fette medie
100 grammi
1 unità
1 unità
100 grammi
100 grammi
0
25
0
45
45
30
185
60
50
Naturalmente occorre prestare attenzione anche alla qualità dei grassi (vedi articolo 14), poiché oltre a fornire all’organismo energia in maniera concentrata, apportano acidi grassi essenziali della famiglia omega-6 e della famiglia omega-3, favorendo altresì l’assorbimento delle vitamine A, D, E, K e dei carotenoidi.
Le quantità di grassi che assicurano un buono stato di salute variano da persona a persona, a seconda del sesso, dell’età e dello stile di vita: una quantità indicativa per l’adulto è quella che apporta dal 20% delle calorie complessive della dieta (per soggetti sedentari) fino ad un massimo di 30% per soggetti che conducono una regolare attività fisica.
Unica eccezione è rappresentata dai bambini di età inferiore ai 3 anni, per i quali la quota di grassi alimentari nella dieta può essere più elevata.