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Addio a Patrizia Salvatori

La notizia della precoce e improvvisa scomparsa di Patrizia Salvatori, mia amica da più di vent’anni, mi è giunta nel cuore della notte (provocandomi un enorme senso di perdita e di vuoto), attraverso un whatsapp di un comune amico e compagno, sebbene la data della morte risalga al primo gennaio.

Lo stesso messaggio annunciava il luogo e l’ora dei funerali: la bella chiesa superiore di San Luca, in via Roberto Malatesta, alle ore 11,30 di questa mattina, 3 gennaio 2024.

Con una chiesa gremitissima di centinaia di amici e di conoscenti, la mesta cerimonia si è svolta nel silenzio attonito e incredulo dei molti che, come me, avevano visto e sentito da pochi giorni Patrizia, allegra e piena di progetti professionali relativi alla sua creatura, il cineclub Alphaville (attivissimo nel quartiere dal 2001), che, da alcuni anni, aveva lasciato la vecchia sede di via del Pigneto zona Villini per trasferirsi nella nuova sede di via Romanello da Forlì, al civico n. 30.

Con l’inattesa scomparsa di Patrizia Salvatori, il Pigneto e il V Municipio perdono una protagonista della vita culturale degli ultimi trent’anni, un’appassionata ed esperta di cinema in possesso di uno straordinario bagaglio di conoscenze sulle varie correnti ed esperienze cinematografiche internazionali, un’instancabile animatrice di un cineclub, il celebre Alphaville, ormai da più di due decenni una vera istituzione culturale nel territorio, nonché un baluardo difensivo contro le negative conseguenze derivanti tanto dalla chiusura di molte sale, quanto dai fenomeni della gentrificazione e della asfissiante movida notturna.

Negli ultimi anni Patrizia era stata un’intelligente organizzatrice di una miriade di rassegne cinematografiche, sia all’interno di Alphaville, che nelle principali piazze del quartiere durante l’estate, nei centri anziani e nei circoli culturali nel resto dell’anno.
In quasi tutte queste manifestazioni era possibile ascoltare e interloquire con registi, sceneggiatori, attori, critici cinematografici di grande esperienza.

Tra le attività che Patrizia organizzava vi erano anche corsi di avviamento al cinema, lezioni sulla storia del cinema, sul rapporto tra cinema e territorio, ecc.

Una personalità poliedrica e sensibile anche alle novità e ai cambiamenti, così come alla conservazione della memoria storica cinematografica che trasuda da ogni strada e angolo dei nostri quartieri, in particolare del Pigneto.

L’ultima volta, infatti, che l’avevo sentita, era stato in occasione dell’anniversario della morte di Pasolini, il 2 novembre 2023, quando lei aveva programmato la proiezione di Accattone presso la sede di Alphaville e io, da parte mia, una cerimonia commemorativa ai piedi del monumento che, in piazza Eratostene, ricorda il celebre regista, il quale aveva sempre avuto a cuore questo nostro territorio.

Una grave perdita, quindi, sottolineata anche da una dichiarazione che il presidente del V Municipio, Mauro Caliste, ha voluto rilasciarmi con una telefonata: “Con Patrizia Salvatori ci lascia un pezzo importante della cultura degli ultimi decenni dei nostri quartieri.
Siamo molto dispiaciuti per questo, e cercheremo di non disperdere il suo importante lavoro e la sua impronta nel mondo della diffusione cinematografica”.


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