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Addio presidente Scalfaro

Il mondo della politica perde un pezzo di storia. Tanti in fila alla camera ardente allestita a Roma

La notte tra il 28 e il 29 gennaio è morto l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Al diffondersi della notizia i principali esponenti della politica si sono recati al suo capezzale o hanno rilasciato parole di cordoglio, ad eccezione di Umberto Bossi e Silvio Berlusconi (un silenzio che ha scatenato già polemiche n.d.r).

L’ex presidente, senatore a vita aderente al Partito Democratico, si è spento nel sonno a 93 anni nella sua abitazione nel quartiere Aurelio, dove viveva con la figlia Marianna. Il primo a fargli visita è stato l’attuale presidente Giorgio Napolitano che commosso ha dichiarato "perdo un amico" e lo ha apostrofato come "esempio di coerenza e integrità". .

Oggi 30 gennaio una lunga fila si è formata davanti la chiesa di Sant’Egidio, quando intorno alle 10.50 è stata aperta la camera ardente. In coda, insieme agli altri, anche il segretario della Cgil, Susanna Camusso, la presidente del Pd, Rosy Bindi. E anche Gianni Letta, Lamberto Dini, Emilio Colombo, Cesare Damiano, Nicola Zingaretti, Luca Palamara.

Oscar Luigi Scalfaro, è nato a Novara il 9 settembre 1918. E’ stato il nono Presidente della Repubblica, dal 1992 al 1999. Precedentemente è stato eletto deputato ininterrottamente dal 1946 al 1992. Prima ancora era stato Ministro dell’Interno nel Governo Craxi. Scalfaro, insieme a Sandro Pertini (che presiedette come membro anziano il Senato nel 1987) ed Enrico De Nicola (presidente della Camera, del Senato e della Repubblica dal 1º gennaio all’11 maggio 1948), ha ricoperto tutte le tre più alte cariche dello Stato: è infatti stato Presidente della Repubblica e Presidente della Camera, oltre ad avere presieduto provvisoriamente il Senato all’inizio della XV Legislatura.


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