Alloggi ex custodi, arriva l’ok alla delibera: potrà restare pagando un canone solo chi ha più di 65 anni

La delibera comunale ha ottenuto il parere favorevole nelle commissioni Patrimonio e Scuola, adesso approderà in Aula

Un’ottima notizia per gli ex custodi scolastici di Roma e per le loro famiglie: grazie a una nuova delibera comunale, potranno continuare a vivere negli alloggi che occupano da anni, in condizioni regolate e trasparenti.

Il provvedimento, che riguarda circa 500 immobili collegati alle scuole della Capitale, stabilisce criteri chiari per il diritto di permanenza, tutelando così anche chi si trova in situazioni di maggiore difficoltà.

Per conservare l’alloggio, il nucleo familiare dell’ex custode dovrà soddisfare requisiti di reddito, di età (superiore ai 65 anni) e di condizione patrimoniale. La misura include anche chi abbia un’invalidità non inferiore al 74% (sia il custode che un familiare convivente).

I vedovi degli ex custodi potranno rimanere, purché fossero sposati da almeno cinque anni prima della scomparsa del coniuge.

Per avere diritto all’alloggio, sarà essenziale documentare una residenza continuativa di almeno cinque anni, essere in regola con i pagamenti e mantenere un comportamento che non interferisca con le attività scolastiche.

La polizia locale sarà incaricata di verificare ogni tre mesi chi effettivamente abiti gli alloggi e interverrà per recuperare le abitazioni occupate da chi non rispetta i requisiti previsti.

L’ultimo censimento comunale conta 437 alloggi di ex custodi, con 137 abitati ancora dagli aventi diritto e 66 già liberati e riassegnati alle scuole.

La delibera ha già ottenuto il parere favorevole nelle commissioni Patrimonio e Scuola e si prepara ora ad affrontare il voto in Aula. “Un atto storico, frutto di un lavoro collegiale e attento,” hanno dichiarato i consiglieri Pd Yuri Trombetti, Carla Fermariello e Daniele Parrucci, i primi firmatari del documento.

Il provvedimento non solo offre certezze alle famiglie degli ex custodi, ma contribuisce a una gestione più ordinata e sicura del patrimonio scolastico di Roma, garantendo stabilità a chi da anni vive e lavora per le comunità scolastiche della città.


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