

Si trova a via dei Condotti, 86, ed è il più antico caffè di Roma
1- Antico caffé Greco. 2- Casanova.
Presso via dei Condotti, 86 è esposta una targa con la seguente scritta:
“IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE / IL CAFFE’ GRECO E’ DICHIARATO DI / INTERESSE PARTICOLARMENTE IMPORTANTE / AI SENSI DEGLI ARTICOLI N.1 / E N.2 E SEGUENTI DELLA LEGGE – 1 GIUGNO 1939 N.1089 – DECRETO 27 LUGLIO 1953”
Il Caffe’ Greco, che infatti si trova a via dei Condotti, 86, è il più antico caffè di Roma, in Italia solo il Florian di Venezia è più antico. Il nome del locale deriva dal fatto che Nicola della Maddalena, il caffettiere che lo ha fondato nel 1760, era greco.
Mario La stella, nel suo libro Antichi Mestieri di Roma, racconta di avere rilevato in antichi documenti che l’originario nome della caffetteria era Caffè del Greco e che nell’insegna era dipinta la figura di un greco.
Il locale conserva tuttora il suo aspetto ottocentesco e nella celebre sala Omnibus ospita ogni primo mercoledì del mese un gruppo di studiosi e accademici cultori in particolare della città di Roma. Dal 1940, in occasione del Natale di Roma, i loro lavori sono pubblicati nel volume Strenna dei Romanisti.
La caffetteria è famosa anche per le importanti personalità che lo hanno frequentato nel corso degli anni come Massimo D’Azeglio, Luigi di Baviera, Buffalo Bill, Ennio Flaiano, Aldo Palazzeschi, Cesare Pascarella, Richard Wagner, Orson Welles, Edvard Grieg, Johann Wolfgang von Goethe e molti altri ancora.
Si racconta un aneddoto riguardante un famoso cliente occasionale della caffetteria : Henry Beyle più noto con lo pseudonimo di Stendhal che varcò la soglia dell’Antico Caffè Greco per cercarvi il suo sosia. Precedentemente lo scrittore francese a Terni era stato scambiato per il pittore Stefano Forby e per tale motivo era stato trattato con grandissima cortesia. Stendhal aveva cercato di chiarire l’equivoco ma non vi era riuscito tanto era somigliante al Forby. Giunto a Roma lo scrittore aveva saputo che il suo sosia era un frequentatore della famosa caffetteria e vi si era recato, curioso di incontrarlo. Il vederlo però gli aveva provocato una grande delusione in quanto il pittore era molto brutto.
Tra i noti personaggi che furono clienti del locale, ci fu Giacomo Casanova: giovane abate al servizio del cardinale Acquaviva, trovandosi a passeggiare per la Strada Condotta, come si chiamava precedentemente via dei Condotti, dove fu chiamato dal cardinale Gama che, seduto ad un tavolo del caffè con altri abati, lo invitò a fare loro compagnia. Sembra che si intrattennero scambiandosi storie e racconti lontani dall’austerità consona al loro abito.
In questa occasione Casanova scambiò per una donna vestita da uomo Giuseppe Ricciarelli anche conosciuto come Beppino della Mammana. Lo disse al Gama il quale ridendo affermò che Beppino era un famoso castrato dopodiché glielo presentò raccontando, l’equivoco in cui Casanova era caduto. A questo punto pare che il nuovo arrivato abbia proposto a Casanova di passare una notte con lui promettendogli di ricoprire sia il ruolo di ragazza che quello di ragazzo.
Antico Caffé Greco ( 2 parte )
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.
caffè molto schifoso…meglio quello napoletano