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Buon Primo Maggio! A tutti quelli che…

Quando il lavoro va d'accordo con il pensiero
Un carissimo augurio di Buon Primo Maggio sia a quelli che cercano un lavoro; sia a quelli che un lavoro, fortunatamente, lo hanno; sia a coloro che, come me, hanno concluso la loro carriera lavorativa ma che posseggono ancora energie e risorse da mettere a disposizione, generosamente, a vantaggio di tutti.

Francesco Sirleto

Quando il lavoro va d’accordo con il pensiero

1) L’uomo è libero solo se ha un lavoro, soltanto se può provvedere autonomamente al proprio sostentamento e a quello della propria famiglia.

2) L’uomo diventa cosciente di sé (auto-cosciente) e della propria essenzanaturale e sociale, soltanto attraverso l’attività lavorativa, quell’attività che gli consente di entrare in rapporto con la natura, tras-formandola e dandole un ordine geometrico e misurabile; così come gli consente di entrare in rapporto positivo con gli altri uomini, di imparare dagli altri il “mestiere” e di trasmetterlo ad altri; di cooperare con una pluralità di suoi simili, uniti in uno sforzo comune.

3) L’uomo è non alienato, ma indipendente e “padrone” dell’oggetto del suo lavoro, quando è lui a decidere cosa, come, quando e con quali mezzi produrre ciò che produce; quando l’oggetto che produce è l’espressione, la materializzazione delle sue capacità, della sua professionalità, del suo bagaglio culturale e di esperienze, della sua “bravura”.

4) L’uomo è creativo, o può essere creativo, nella sua attività lavorativa, perché è in grado di dare l’essere a oggetti che prima non esistevano, oppure di dare nuova forma e nuovo significato ad oggetti già esistenti; l’uomo creativo è simile a Dio, ma senza lavoro è difficile che possa assomigliargli.

5) L’uomo, nel lavoro e attraverso il lavoro, oggettiva il suo senso estetico, il suo gusto, e quindi produce bellezza (forma, armonia, proporzione, misura, equilibrio tra la parte e il tutto), quella bellezza che sfida i tempi e che rende certe opere dell’uomo a-temporali ed eterne. Perché l’uomo, al contrario degli animali, non è legato all’attimo fuggente, ma tende all’eternità; e poiché è mortale, pur consapevole della sua esposizione al nulla, aspira ardentemente a che le sue opere, almeno loro, permangano a beneficio delle generazioni future.

Vi lascio con due pensieri di due personaggi che, pur lontanissimi nello spazio e nel tempo, sulla questione del lavoro la pensano più o meno alla stessa maniera:

“L’animale plasma soltanto secondo la misura e il bisogno della specie a cui appartiene, mentre l’uomo sa produrre secondo la misura di ogni specie e ovunque sa conferire la misura inerente all’oggetto; l’uomo quindi plasma anche secondo le leggi della bellezza” (MarxManoscritti del ’44).

“Il lavoro fa parte del piano di amore di Dio ed è un elemento fondamentale per la dignità di una persona. Il lavoro, per usare un’immagine, ci ‘unge’ di dignità, ci riempie di dignità; ci rende simili a Dio, che ha lavorato e lavora, agisce sempre; dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione” (Papa Francescodiscorso ai lavoratori  in occasione del 1° maggio 2019).

Per finire, nessuno dimentichi che:

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” (Costituzione, art. 1).


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