Case popolari, scontro aperto: Rocca risponde alle proteste del Quarticciolo

Una presa di posizione che arriva mentre il governo si prepara a lanciare i primi interventi nel quartiere, nell’ambito del cosiddetto “decreto Caivano”

Uno scontro a distanza, quello tra il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e gli attivisti che, mercoledì 12 marzo, hanno manifestato sotto la sede dell’Ater contro gli sgomberi delle case popolari al Quarticciolo.

Da una parte, la promessa di un intervento deciso per ripristinare la legalità; dall’altra, la denuncia di una crisi abitativa che, secondo i manifestanti, non può essere risolta a colpi di sgomberi.

La linea di Rocca: “Stop all’illegalità, restituire il quartiere ai cittadini”

A poche ore dalla protesta, Rocca interviene con parole chiare: “Le case Ater non sono merce occupabile”, ribadendo la fermezza della Regione nel contrastare le occupazioni abusive.

Una presa di posizione che arriva mentre il governo si prepara a lanciare i primi interventi nel quartiere, nell’ambito del cosiddetto “decreto Caivano”, destinato a riqualificare le aree più degradate del Paese.

Diremo finalmente stop all’illegalità – sottolinea Rocca –. Restituiremo il Quarticciolo alla sua bellezza, fermando il traffico di droga e l’illegalità diffusa. Le case popolari devono tornare alla comunità e a chi ne ha realmente bisogno“.

Ma il presidente della Regione non si ferma qui e marca una netta distinzione tra chi protesta e chi, invece, rappresenta – a suo dire – il vero tessuto sociale del quartiere:

Quando parlo di recupero, intendo farlo attraverso opportunità sociali, asili nido, attività sportive, la presenza del terzo settore e la partecipazione attiva della comunità, quella vera. Non quella violenta e occupante“.

Le novità dal governo: nidi, sport e spazi per i giovani

Le dichiarazioni di Rocca fanno eco alla riunione tenutasi ieri a Palazzo Chigi, dove la premier Giorgia Meloni ha incontrato il commissario straordinario per Caivano e i sindaci delle città coinvolte dal decreto.

Al centro del piano per il Quarticciolo, ci saranno interventi concreti per migliorare la qualità della vita: nuovi asili nido, aree sportive e spazi per i giovani.

Una strategia che ha incassato il plauso del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha definito la riunione “positiva”. Una convergenza tra Campidoglio e Regione che, almeno ufficialmente, punta a un unico obiettivo: riportare ordine e servizi in un quartiere troppo a lungo abbandonato a se stesso.

La protesta degli attivisti: “Non è solo un problema di ordine pubblico”

Ma nelle stesse ore in cui i rappresentanti istituzionali tracciavano la rotta, le strade del Quarticciolo erano animate dalla protesta del gruppo “Quarticciolo Ribelle”, il collettivo che da settimane guida l’opposizione al decreto Caivano e agli sgomberi.

Davanti alla sede dell’Ater, gli attivisti hanno scandito slogan contro le politiche abitative, denunciando come il problema delle occupazioni non possa essere affrontato esclusivamente con una logica repressiva:

“Non si può ridurre tutto a un problema di ordine pubblico”, hanno affermato, chiedendo una soluzione strutturale che parta dalle cause del disagio abitativo. “Ater deve dare seguito alle sanatorie del 2020, ampliandone i criteri, e recuperare gli appartamenti vuoti”, aggiungono, sottolineando che solo al Quarticciolo ci sarebbero decine di case abbandonate che potrebbero essere assegnate a chi ha bisogno.

Una risposta netta alle proteste

Insomma, a poche ore dalla mobilitazione, il messaggio di Rocca è una replica senza giri di parole: nessuna tolleranza verso le occupazioni abusive. Una linea dura che conferma la volontà di portare avanti un piano di recupero del quartiere, ma che al tempo stesso rischia di alimentare ulteriori tensioni.

Mentre le istituzioni parlano di legalità e rigenerazione, gli abitanti e i comitati locali continuano a chiedere risposte concrete sul diritto alla casa. Lo scontro, insomma, è tutt’altro che chiuso.

E il Quarticciolo resta il simbolo di una battaglia che, tra sgomberi e progetti di riqualificazione, sembra destinata a proseguire ancora a lungo.


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