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Colli Aniene piange una vittima del sisma ad Amatrice

La tredicenne Fabiana residente a Verderocca in vacanza con la famiglia

Fabiana Capriotti, 13 anni, una vita che si stava affacciando nella sua fase adolescenziale. C’è anche lei tra le 291 vittime – numero ancora non definitivo – del sisma che ha colpito Amatrice ed i paesi limitrofi del reatino.

Fabiana era di Colli Aniene, Verderocca nello specifico, ed era ad Amatrice con la famiglia in quella seconda casa che in molti romani hanno, anzi avevano. Anche la nonna è rimasta sotto le macerie e non ce l’ha fatta, ad aggravare lo strazio di una famiglia che ha perso questo bocciolo pronto per approcciare alla vita nel periodo più bello, quello dell’adolescenza, quello dove ci si inizia a sentire “grandi”.

Per qualche giorno tutti avevano sperato, creduto e voluto un miracolo, ovvero ritrovare Fabiana viva. La giovane dopo il sisma è risultata dispersa ed allora è iniziata la mobilitazione di amici, familiari o semplicemente persone di buon cuore. “Aiutateci a trovare Fabiana”, questo il nome della pagina Facebook creata appositamente, qui si potevano inviare segnalazioni o informazioni utili.

fabianaBattuti a tappeto tutti gli ospedali capitolini, ma niente di Fabiana nessuna traccia. Il 26 agosto è stata organizzata anche una serata di preghiera nella parrocchia di viale Franceschini, la Santa Bernadette Soubirous. Infine, la notizia la ragazza è stata ritrovata senza vita sotto le macerie.

Un deja vu che ci ha portato con la mente sette anni indietro, in quel 6 aprile 2009, a l’Aquila. Un attimo, la terra trema , i più fortunati hanno modo di capire cosa sia successo, ad alcuni questo privilegio non viene dato. E’ difficile commentare, è difficile scrivere di una cosa così illogica, una ragazza di 13 anni non può fare questa fine.

Scontato dire che tutte le vite sono sacre, ma Fabiana, come altri giovani, aveva ancora tanto da scoprire ed invece ha scoperto il brutto di questa vita, lo ha scoperto tutto e subito. Quella incolpevole colpa di essere nel luogo sbagliato nel momento sbagliato.

Però poi si pensa che in Giappone un sisma del genere avrebbe creato solo un po’ di spavento e nulla più, si pensa all’Istituto Minozzi, ad Amatrice, costruito in epoca fascista e rimasto perfettamente in piedi, si pensa che è la zona più sismica d’Italia eppure non si riesce ad evitare stragi come queste giocando d’anticipo con costruzioni adeguate.

Si ma adesso che differenza fa? Quelle 291 persone non ce le ridarà nessuno. Ciao Fabiana, che la tua storia possa servire a molti per apprezzare la vita senza sciuparla, ciao angelo.


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