

Come i cybercriminali hanno perfezionato l'arte dell'inganno digitale
Il panorama delle truffe online ha subito una trasformazione radicale negli ultimi anni. Se fino a qualche tempo fa i tentativi di phishing erano facilmente riconoscibili per i loro errori grossolani e la scarsa qualità grafica, oggi ci troviamo di fronte a una nuova generazione di cybercriminali che ha fatto proprie le più moderne tecniche di comunicazione digitale e marketing persuasivo.
E no, non stiamo più parlando di quelle email tragicomiche del “principe nigeriano” che prometteva milioni in eredità (ah, bei tempi!). I truffatori di oggi hanno fatto un corso accelerato di marketing digitale e, purtroppo per noi, si sono diplomati a pieni voti.
Se nel 2010 un tentativo di phishing era riconoscibile da lontano quanto un elefante in un negozio di cristalli – con errori di grammatica degni di un tema delle elementari e loghi più sgranati di una foto del 1985 – oggi la situazione è decisamente cambiata. L’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa nelle strategie criminali ha segnato un punto di svolta.
Le email di phishing moderne non presentano più gli errori ortografici e grammaticali che un tempo fungevano da campanello d’allarme, né tantomeno quei layout amatoriali che tradivano immediatamente l’inganno.
Al contrario, i messaggi fraudolenti odierni raggiungono livelli di sofisticazione tali da ingannare anche utenti esperti. L’evoluzione non riguarda solo l’aspetto estetico: i truffatori hanno sviluppato tecniche di social engineering sempre più raffinate, studiando i comportamenti degli utenti sui social media per personalizzare i loro attacchi e aumentare le probabilità di successo.
Il risultato? Email o messaggi perfetti anche nella selezione del corriere al quale di solito affidiamo le spedizioni o nel nome della banca con la quale abbiamo il rapporto.
All’inizio del 2025 Kaspersky ha individuato una sofisticata campagna di phishing mirata, chiamata Operation Forum Troll, che dimostra come i truffatori abbiano alzato il livello. Non più messaggi generici inviati a caso, ma comunicazioni personalizzate e studiate ad hoc.
Una delle truffe più insidiose attualmente in circolazione prende di mira il settore bancario attraverso SMS che annunciano imminenti addebiti di importi considerevoli, spesso nell’ordine delle migliaia di euro. La strategia criminale si fonda su un meccanismo psicologico preciso: generare panico e confusione per compromettere la capacità di giudizio della vittima.
In questi momenti di forte stress emotivo, il senso critico tende a cedere il passo alla preoccupazione immediata di proteggere i propri risparmi. Paradossalmente, è proprio questa reazione impulsiva a spalancare le porte ai cybercriminali. Il meccanismo ricorda l’assurda situazione di un ladro che suona il campanello annunciando le proprie intenzioni criminali: eppure, la pressione psicologica rende efficace anche questa strategia apparentemente grossolana.
In modo proporzionale all’aumento dell’e-commerce (Amazon, Temu, Shein…), il fenomeno dello smishing – phishing via SMS – ha registrato una crescita esponenziale. I messaggi fraudolenti fingono di provenire da istituti bancari, servizi di corriere o piattaforme di e-commerce, sfruttando l’immediatezza e l’apparente informalità del canale SMS per abbassare le difese degli utenti.
Le truffe sui marketplace rappresentano una delle categorie in maggiore espansione. I cybercriminali sfruttano la popolarità di piattaforme come Amazon ed eBay, oltre ai gruppi di vendita sui social media, per mettere in atto sofisticate operazioni di frode.
Le tecniche più comuni includono l’offerta di prodotti a prezzi irrealisticamente bassi, la richiesta di pagamenti attraverso canali non tracciabili, o la creazione di profili venditori fittizi con recensioni manipolate.
Non stiamo parlando di fenomeni marginali. Secondo il report annuale di Clusit, il 2024 ha visto un aumento del 25% degli attacchi di phishing, soprattutto via email e SMS. E Kaspersky segnala 142 milioni di link bloccati solo nei primi mesi del 2025. Insomma, c’è più traffico di truffe online che di auto in tangenziale nell’ora di punta.
La buona notizia è che, nonostante l’evoluzione tecnologica dei truffatori, il loro obiettivo resta sempre lo stesso: i nostri dati personali e, soprattutto, i nostri soldi. Alcuni elementi che possono aiutarci a non cadere nelle trappole:
Verification of Payee: una nuova arma contro le frodi
Dal 9 ottobre 2025, il servizio VoP (Verification of Payee) introdurrà un importante elemento di sicurezza nei bonifici istantanei, rappresentando un significativo passo avanti nella lotta alle frodi bancarie online.
Verifica delle fonti: Prima di interagire con qualsiasi comunicazione ricevuta, è fondamentale verificare l’autenticità del mittente attraverso canali ufficiali. Le istituzioni legittime non richiedono mai l’aggiornamento di dati sensibili tramite link inviati via email o SMS.
Analisi critica delle offerte: Offerte eccezionalmente vantaggiose o opportunità di guadagno “garantite” devono sempre essere accolte con scetticismo. Il principio “se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è” rimane una regola aurea della sicurezza digitale.
Utilizzo di canali sicuri: Per qualsiasi operazione che coinvolga dati personali o transazioni finanziarie, è consigliabile accedere sempre direttamente ai siti ufficiali digitando l’URL nella barra degli indirizzi, evitando di seguire link ricevuti tramite comunicazioni non sollecitate.
Metodi di pagamento tracciabili: Nelle transazioni online, specialmente sui marketplace, è essenziale utilizzare esclusivamente sistemi di pagamento tracciabili e protetti, evitando bonifici diretti, ricariche telefoniche o altre modalità non reversibili.
La lotta contro le truffe online non può limitarsi agli strumenti tecnologici di protezione. La formazione e la sensibilizzazione degli utenti rappresentano la prima linea di difesa contro questi attacchi. Il miglior antivirus contro le truffe resta il buon senso, condito con una sana dose di scetticismo. Ricordatevi: in un mondo dove tutti vi promettono guadagni facili e offerte irripetibili, la cosa più preziosa che possedete è uno spirito critico.
È fondamentale che chi dovesse cadere vittima di una truffa non si senta in colpa, ma proceda immediatamente con la denuncia alle autorità competenti. La condivisione di queste esperienze contribuisce a creare una maggiore consapevolezza collettiva e a proteggere altri potenziali bersagli.
Per segnalazioni di truffe online o per ricevere assistenza, è possibile contattare la Polizia Postale o utilizzare i canali di segnalazione delle principali istituzioni finanziarie.
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