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“Dal mio bicchiere al nostro bicchiere” di Serena D’Arbela

La presentazione del libro di poesie domenica 30 giugno ore 17,30 alla Villetta di via Francesco Passino, 26 alla Garbatella

Domenica 30 giugno ore 17,30 alla Villetta di via Francesco Passino, 26, alla Garbatella, presentazione dell’ultimo libro di poesia “Dal mio bicchiere al nostro bicchiere” della scrittrice Serena D’Arbela, storica e moglie del partigiano Primo De Lazzari, ultimamente citata dal nostro giornale in occasione della Festa della liberazione e Legambiente sempre alla Garbatella – https://abitarearoma.it/festa-della-liberazione-e-legambiente-alla-garbatella/

Il libro è dedicato a Maria Pia, amica scomparsa recentemente. Presenta ed è voce narrante Cristina Manzone attrice e regista gagliarda che spiegherà il senso della performance e dopo un breve intervento sull’amicizia Marina, Carmela, Carmen, Aurelia, Diana, Patrizia, Margherita, Natalia e Serena leggeranno le poesie che hanno scelto e  diranno la loro con l’intervento del flauto di Alessandra. Infine Carmen e Cristina leggeranno anche le idee sulla vita di altre amiche non presenti. Seguirà un Brindisi finale dopo tanta poesia.

Il contenuto di questa ultima raccolta di Serena D’Arbela è racchiuso nella poesia “Nel mio bicchiere”. L’hanno ispirato sentimenti, emozioni, personaggi, vita. Volta a volta si parla di allegria, baci, illusioni ma anche guerre, passato e presente, esecuzioni e lacrime, rimorsi, gioie, amori del corpo e dell’anima; brividi ed incontri, vecchi amici o facce nuove. E’ un piccolo universo a debordare dal suo bicchiere per raggiungere le anime gemelle, le amiche che le tendono la mano. Quelle “amiche accoglienti come boe nella tempesta” i cui valori ha tardivamente scoperto. L’universo femminile ha una marcia in più, tende ad accogliere, a capire, forse perché il tempo della femminilitudine dopo secoli di maschilismo, ha temprato la nostra sensibilità.

Serena decide di presentare i suoi versi riflessi e completati dalla metafora dei bicchieri. Una metafora potente che il Vangelo più volte cita come vasi vuoti da riempire dell’amore di Dio. Anche secondo lo Zen, è proprio il «vuoto» all’interno del vaso a venire usato ed a costituirne la vera ragione d’essere. Ma il titolo completo del libro è “Dal mio bicchiere al nostro bicchiere” alludendo alla condivisione ed alla collaborazione. 

L’incontro infatti si pone, secondo l’autrice, in una dimensione da raggiungere  che si fondi per sempre nella persona del maschile e del femminile in guerra tra loro. Nel Simposio, uno dei dialoghi più noti di Platone, gli esseri umani primigeni erano tutti dotati di un surplus di organi corporei, in tre differenti tipologie: maschi, femmine e androgini. Essendo creature auto/sufficienti ed auto/soddisfacenti erano diventate terribilmente ambiziose ed aggressive, disposte a scalare il cielo. Gli dei allora, per punirli, sezionarono il loro corpo in due. Questo causò in loro una vera metamorfosi psichica; essendo stati divisi, abbandonarono la loro sicumera e si misero subito a cercare la loro metà mancante, ri-mettendo finalmente in una prospettiva sociale il “primitivo autoreferenziale narcisismo”, causa di aggressività e violenza.

Ma il libro è anche pieno di ricordi di una vita. Ci sono poesie dedicate agli attimi felici e giovanili, l’amore diciassettenne e l’avventura magica in riva al mare, l’affetto ferito, la felicità appassita dal rimorso, c’è il compagno di scuola trucidato nel fiore degli anni dai tedeschi in tempo di guerra, poi ci sono anche le notizie dei disperati sui barconi e le insicurezze della vecchiaia. Protagonista rimane però sempre il presente, da vivere e condividere come un brindisi tra amici.

SERENA D’ARBELA Laureata in Scienze politiche a Padova, traduttrice, giornalista, studiosa dell’immagine filmica e poetica, collabora con quotidiani e numerose riviste d’arte e di cinema, fra le quali ArteCultura e Filmcritica. Ha curato rassegne d’arte cinematografica, monografie, presentazioni di registi e di artisti di arti figurative a Venezia, Roma, Montecatini, Milano. Ha pubblicato: Port Royal di Augustin de Sainte Beuve (ed Sansoni, Firenze 1964 Traduzione); Nuovo cinema polacco: l’inquietudine e lo schermo, da Wajda a Zanussi, Ed Napoleone,Roma, 1981; Messaggi dallo schermo: cinema cecoslovacco degli anni ottanta, Editori Riuniti, Roma; 1986; I Maestri di Praga, Ed ISCA, Milano 1989. Raccolte di poesie: Cercare altre mani, Ed Forma Spazio Pensiero, Avezzano 1979; Variazioni, Grafiche Di Censo, Avezzano 1995; Serenissima, Ed Pangloss Iasillo Grafica srl Roma 1999; Vetro soffiato, selfediz Roma. Nel 2000; Il romanzo Siete proprio veri?, Ed Tracce Pescara. Dal ‘75 collabora come critica cinematografica al periodico dell’ANPI Patria indipendente (anche on line). Ha partecipato con due poesie alla pubblicazione I poeti incontrano la Costituzione, (Ediesse Roma gennaio 2017).


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