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Ddl cannabis, tutto slitta ad autunno

I troppi emendamenti presentati fanno posticipare il dibattito a settembre. I 7 articoli del Ddl

L’argomento su cui si è dibattuto in Parlamento era delicato: legalizzare la cannabis per uso personale. Tuttavia, per i troppi emendamenti (circa 2.000) presentati, il tema verrà discusso a settembre.

Prima di andare a leggere i vari articoli del ddl c’è una chiara distinzione da fare tra cannabis e marijuana, perché troppo spesso vengono confuse.

La pianta della canapa (maschile)
La pianta della canapa (maschile)

Derivano entrambe dalla stessa pianta che fa parte della famiglia delle Cannabaceae. La prima, la canapa (cannabis), viene usata per produrre alimenti come semi, olio, farina, oppure bio-carburante, carta e tessuti, prodotti cosmetici, cordame. Insomma è una risorsa preziosa in molti campi, inoltre, è quasi – e tenete a mente questo quasi – priva di Thc (tetra – idro – cannabiolo) ovvero il principio attivo che provoca lo “sballo”.

La differenza sostanziale con la marijuana è proprio questa, la pianta simbolo della cultura hippie è ricca di Thc. Sintetizzando ulteriormente possiamo dire che la pianta di sesso maschile è quasi priva di Thc, mentre la femminile ne è ricca e garantisce gli effetti psicoattivi. Ci siamo soffermati su questa spiegazione perché frequentemente vengono viste come la stessa cosa pur non essendolo.

La pianta della marijuana (femminile)
La pianta della marijuana (femminile)

Tornando al dibattito politico è indubbiamente un evento storico che si discuta sulla legalizzazione di una droga leggera, visto che non era mai accaduto prima nella storia parlamentare italiana. Per mero onor di cronaca, sottolineiamo che sia la cannabis che la marijuana vengono considerate e classificate droghe leggere.

Gli articoli del Ddl

Articolo 1: Si legalizza la coltivazione di cinque piantine di cannabis a scopi ricreativi per i soli maggiorenni. E’ consentita la coltivazione in forma associata, attraverso enti senza fini di lucro, in stile “cannabis social club” spagnoli; si potranno associare solo maggiorenni e residenti in Italia, non più di cinquanta per gruppo. Non potranno fare parte degli organi direttivi i condannati in maniera definitiva, per reati di maggiore pericolosità sociale come associazione mafiosa, commercio illecito di precursori di droghe e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Articolo 2: La detenzione personale è consentita a persone maggiorenni fino ai 5 grammi, innalzabili a 15 grammi in privato domicilio, senza regime autorizzatorio. Restano sanzionabili le condotte previste dall’articolo 73, come il piccolo spaccio. Si disciplina inoltre la detenzione personale per finalità terapeutiche, anche in deroga ai limiti previsti al comma 1 dell’articolo 30-bis, previa prescrizione medica e nel limite quantitativo massimo indicato nella prescrizione. Si stabilisce poi un principio generale di esclusione del fumo in luoghi pubblici, aperti al pubblico e in ambienti di lavoro, pubblici e privati.

Articolo 3: Il testo prevede la non punibilità della cessione gratuita di cannabis secondo determinate condizioni ed entro specifici limiti. Depenalizzata la cessione gratuita a una persona maggiorenne di una quantità nel limite massimo previsto per la detenzione personale consentita.

Articolo 4: Esclusa la sanzionabilità, come la sospensione della patente di guida, della licenza di porto d’armi e del passaporto, per l’uso personale dei derivati della cannabis. Le sanzioni sono però quintuplicate nel caso di violazione delle norme in materia di coltivazione in forma associata.

Articolo 5: Il monopolio della cannabis prevede che il sistema delle autorizzazioni per la coltivazione delle piante, la preparazione dei prodotti derivati e la loro vendita al dettaglio nel mercato legale avvengano istituendo un monopolio di Stato. L’obiettivo è di giungere a un sistema che contrasti il mercato criminale, senza incentivarne e ampliarne il consumo.

Articolo 6: La coltivazione per la produzione farmaceutica e semplificazione del regime di produzione, prescrizione, distribuzione e dispensazione dei farmaci contenenti prodotti derivati dalla cannabis rinvia a un decreto del Presidente della Repubblica la disciplina delle modalità di individuazione delle aree per la coltivazione destinata a preparazioni medicinali e delle aziende farmaceutiche autorizzate a produrle, in modo da soddisfare il fabbisogno nazionale. Autorizza inoltre enti, persone giuridiche private, istituti universitari e laboratori pubblici aventi fini istituzionali e di ricerca alla coltivazione di piante per scopi scientifici, sperimentali, didattici, terapeutici o commerciali finalizzati alla produzione farmacologica e semplifica le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci contenenti cannabis.

Articolo 7: I proventi delle sanzioni amministrative saranno interamente destinati a interventi informativi, educativi, preventivi, curativi e riabilitativi, realizzati dalle istituzioni scolastiche e sanitarie e rivolti a consumatori di droghe e a tossicodipendenti. Il 5% del totale annuo dei proventi verrà destinato al finanziamento dei progetti del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga.

Favorevoli e contrari in Parlamento…

In Parlamento sono arrivati forti e chiari i segnali di opposizione al ddl, più precisamente Lega Nord, Forza Italia, Nuovo Centro Destra: tutti contrari. Occorrevano 315 preferenze per la maggioranza ma ne ha ricevuti 221 suddivisi in 87 Movimento 5 stelle, 85 Pd, 24 Sinistra italiana e 16 fra “civatiani” ed ex grillini, 7 “montiani” di Scelta Civica.

… e fuori dall’Aula

Anche fuori dall’Aula c’è chi prova a spiegare le ragioni per le quali bisognerebbe legalizzare.

Roberto Saviano, dalle pagine di Repubblica.it, spiega come sarebbe un buon modo per indebolire le mafie. Illustra come la droga venga usata ormai per finanziare attentati, quello in Spagna nel 2004 ad esempio, e sottolinea come sarebbe più sicuro comprare merce gestita e garantita dallo Stato.

Mentre Coldiretti fa sapere che una eventuale via libera alla coltivazione genererebbe 10.000 posti di lavoro.

Ma quali sono gli effetti sulla salute che procurerebbe questo botanico via libera? Si sta ragionando poco sul fatto che è comunque una droga leggera e che in ogni caso potrebbe arrecare danni se usata in maniera scriteriata.

1389188964_marijuanaSi potrebbe dire che è solo a scopo terapeutico e tra l’altro pochi grammi al giorno cosa potranno mai procurare? Ma controllare il reale uso domestico di tutte le persone è praticamente impossibile. Anche un consumo quotidiano potrebbe portare ad una dipendenza e essa comporterebbe un bisogno sempre maggiore del prodotto.

Elenchiamo giusto qualche guaio fisico che provoca l’assunzione della cannabis: riduzione delle capacità motorie e della concentrazione, riduzione della pressione intra-oculare, stimolazione dell’appetito (iperfagia), tachicardia, ipertrofia gengivale, abbassamento del livello di testosterone e minore produzione di spermatozoi.


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