

Riparte l’iter per la costruzione di una struttura interamente di proprietà della Roma tra Stazione Tiburtina, metro Quintiliani e via dei Monti Tiburtini
Mancano ancora una serie di nodi da sciogliere, ma nel frattempo il primo passo è stato fatto, cioè il deposito del progetto da parte della società. In questo modo parte nuovamente l’iter per la costruzione di uno stadio interamente di proprietà della Roma. Tra le tante location di cui si parla ormai da anni, quella scelta in maniera preferenziale dalla società sembra essere proprio l’area di Pietralata.
In base al progetto di fattibilità depositato in Campidoglio, l’impianto dovrebbe sorgere nella zona ricompresa tra la stazione Tiburtina, la metro Quintiliani e via dei monti Tiburtini (fronte ospedale Sandro Pertini).
Il modello progettuale di riferimento, stando alle prime indiscrezioni rivelate anche da altri organi di comunicazione, dovrebbe essere quello di uno stadio in stile Arsenal (Emirates Stadium), con una forma più squadrata rispetto al tradizionale ovale. Il progetto prevedrebbe, oltre all’impianto sportivo, anche la creazione di un parco pubblico e di un centro commerciale, nonché la creazione di due snodi ciclo pedonali, uno di collegamento diretto con la stazione Tiburtina ed uno che arriverebbe a congiungersi con via Livorno e la zona di Piazza Bologna.
Per quanto riguarda il problema coincidente con la maggiore criticità del progetto, ossia quello della viabilità e – strettamente connesso – quello dei parcheggi, una prima simulazione in merito al progetto presentato prevede la creazione di una zona parcheggi tra lo stadio e la stazione Tiburtina.
L’area destinabile a parcheggi si aggirerebbe tra i 70.000 e i 125.000 metri quadri, con la possibilità di creare circa 10.000 posti moto, 5.000 posti auto nonché spazi dedicati per circa 30 pullman.
Tali simulazioni partono anche dall’ipotesi per cui, viste le strutture logistiche e di trasporto pubblico adiacenti, lo spostamento con mezzi pubblici verso lo stadio potrebbe riguardare fino a circa il 60% del pubblico.
Al netto delle comprensibili preoccupazioni per i cittadini della zona, preoccupazioni che vanno dal congestionamento in fase di realizzazione degli impianti fino al moltiplicarsi dei problemi legati alla circolazione locale, sembra tuttavia che tra tutte le aree di cui si parla in questi anni, quella di Pietralata sia l’unica in grado di poter coniugare la presenza di un’area urbanisticamente (e geologicamente) adatta ad un sistema di trasporti pubblici (dalla Metro B al sistema ferroviario della stazione Tiburtina) in grado di supportare lo spostamento di una gran quantità di persone ad ogni evento sportivo, al contrario di altre zone che risulterebbero essere o difficilmente collegate con il sistema di trasporto pubblico (Tor Vergata) o inserite in un contesto urbano difficilmente razionalizzabile visto comunque il grande afflusso di veicoli e l’impossibilità di creare delle grandi aree di parcheggio (zona Gazometro).
Restano tuttavia ancora da affrontare alcune questioni di sicuro rilevanti, tra cui la non sovrapposizione del traffico con gli accessi all’ospedale Pertini (soprattutto per quanto riguarda le autoambulanze), o il tema del contenimento dell’inquinamento acustico.
Ma intanto un primo nuovo passo verso un progetto che rivoluzionerà il quadrante è stato fatto.
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Sarebbe un vero e proprio incubo vivendo io alle spalle della metro monti tiburtini di per sé già congestionata e con raggruppamenti di Gente non proprio raccomandabile visto la stretta vicinanza con piatralata già nota per spaccio e malavita che ovviamente aumenterebbe con l’afflusso di migliaia di persone nelle strette vicinanze detto ciò si creerebbero molti posti di lavoro che a mio avviso andrebbero assegnati alle solite persone raccomandate se così non fosse ne sarei felice io disoccupato da tre anni a seguito del disastro covid il mio parere rimane negativo cordiali saluti
Salve, l’altro commento non gliel’ho pubblicato perché ho capito che ci legge da poco tempo (e quindi i suoi timori erano infondati).
Spero continui a seguirci, ritengo ne valga la pena 😉
Finalmente una cosa equilibrata, anche con pieno utilizzo delle infrastrutture già esistenti, ora sottoutilizzate, e la nuova passerella via Livorno, secoli fa a carico di altri.
Quando si crea qualcosa è sempre un fatto positivo,ben venga lo stadio,in una zona non dico degradata ma un po’ trascurata…fermo restando che disagi verso un pronto soccorso sono già sotto la lente degli organizzatori e che poi sarebbe limitato a 5/6 ore a settimana,la costruzione di una così bella struttura non potrebbe essere altro che un vanto per qualsiasi zona di Roma! In bocca al lupo per tutto sperando che la solita burocrazia non faccia svanire una così importante opera di riqualificazione urbana !
È una vergogna fare uno stadio vicino all’ospedale in una zona di transito già di per sè congestionata dove è difficile arrivare e parcheggiate. Pietralata doveva avere una biblioteca e il famoso sdo con centri di ricerca e studio? Ed ora? Grande scesa in basso in un quartiere che ripeto è giá di per sè congestionato di traffico è pieno di immondizia. Un po’ di cultura un po’ di verde no?!?
Gli stadi vanno fatti fuori dai quartieri in spazi grandi e gli spazi pubblici dovrebbero essere utilizzati a uso di tutti e non solo dei tifosi. … ma ormai non mi stupisco più di nulla!
lei ha perfettamente ragione purtroppo e non c ‘è da stupirsi la cultura cede il passo al business e si accontenta il popolo avido di giochi come ai tempi dei romani contro ogni esigenza di bellezza e di arte, è uno schifo