Digiuno intermittente?

Una pratica diffusa, ma davvero efficace per perdere peso? Scopriamo pro e contro del digiuno intermittente

Chi viene accolto nel mio studio sa che lavoro principalmente con l’educazione alimentare e con la dieta mediterranea che per me sono sinonimi. Spesso mi viene richiesto un piano alimentare basato sul digiuno intermittente, vediamo di che si tratta.

Il digiuno intermittente è un modello dove ci si astiene dall’assumere cibo per un periodo di tempo che, generalmente, dura tra le 12 e le 40 ore. Questa strategia alimentare non esprime indicazioni su quali cibi consumare e in che quantità, ma solo quando si dovrebbero assumere gli alimenti.

Durante il digiuno sono ammessi caffè non zuccherato e altre bevande senza calorie, acqua, ma non sono ammessi cibi solidi o bevande con calorie (succhi di frutta e bevande zuccherine).

Gli studi sul digiuno

Diversi studi dimostrano che il digiuno intermittente può indurre la perdita di peso e migliorare la salute metabolica, ma ci sono dei rischi da considerare.
Spesso, chi intraprende questa “dieta”, lo fa perché pensa che sia una scorciatoia per perdere peso mangiando quello che più desidera in alcuni momenti e non mangiando nulla in altri.

Per capire l’efficacia della dieta intermittente e del digiuno sono stati fatti numerosi “studi di efficacia” per valutare se fosse più importante “quando mangiare” invece che “cosa e quanto mangiare”. Gli studi hanno dimostrato evidenze d’efficacia prevalentemente sugli animali (ratti e topi), ma pochi ed eterogenei sono stati gli studi che hanno evidenziato una inequivocabile efficacia sull’uomo.

Alcune forme di digiuno intermittente consentono l’assunzione di piccole quantità di cibi ipocalorici durante il periodo di digiuno. L’assunzione di integratori è consentita durante il digiuno, purché non contengano energia.

Il digiuno, quindi, è solo relativo a cibi solidi mentre è fondamentale mantenere l’equilibrio idrosalino con acqua e sali minerali.

Ci sono 5 modelli di digiuno intermittente.

1. Mangiare a tempo limitato. Implica il digiuno ogni giorno per 12 ore o più e il mangiare nelle ore rimanenti.

2. Il metodo 16/8. È un digiuno giornaliero di 16 ore con una finestra di tempo di 8 ore per mangiare, in cui è possibile inserire 2, 3 o più pasti.

3. Digiuno a giorni alterni. Digiunare a giorni alterni, quindi 3 o 4 giorni a settimana, restano concessi acqua e bevande contenenti sali minerali, ma niente cibo o calorie.

4. Il modello alimentare “Eat Stop Eat”. Prevede un digiuno di 24 ore una o due volte alla settimana. 

5. La dieta 5:2. Prevede di mangiare normalmente 5 giorni della settimana e di limitare l’apporto calorico a 500-600 calorie (kcal) nei restanti 2 giorni.

I benefici digiuno intermittente (che però non insegna a mangiare)

I benefici del digiuno intermittente sono neuro cognitivi, fisiologici e cellulari clinicamente osservati ma ci sono scarsi risultati sulla perdita di peso perché il digiuno intermittente non insegna a mangiare!!!

Come perdere peso

Solo lo stile di vita sano (movimento, alimentazione equilibrata, riposo, poco stress, socialità, non fumare, …) garantisce perdita di peso e il mantenimento del peso giusto.

Per approfondimento:

https://www.facebook.com/BONUMVITAENUTRIZIONE

https://www.educazionenutrizionale.granapadano.it/it


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