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Divinità romane della Primavera

Dalla rubrica Roma Misteriosa

Tra le divinità venerate dagli antichi romani ve ne erano alcune legate al periodo della primavera come Maia, di origini antiche. Era considerata connessa a Fauna, la compagna di Fauno. La festa dedicata alla dea Maia veniva celebrata il primo maggio in quanto in quella data il flamine di Vulcano le offriva un sacrificio benché non sia stato chiarito del tutto il legame che la dea avesse con il dio del fuoco visto che Maia era una dea della fecondità e, come abbiamo detto, del risveglio naturale in primavera. Secondo alcuni studiosi il nome di maggio potrebbe essere legato a quello della divinità.

Anche Marte era considerato una divinità della primavera perché oltre che in febbraio e in ottobre era anche festeggiato a marzo, il mese che porta il suo nome. Questa divinità fu tra le più importanti perché, secondo la tradizione, era sposo di Rea Silvia e padre di Remo e Romolo, quest’ultimo fu il fondatore di Roma. Di conseguenza Marte era ritenuto il padre del popolo romano e i Romani tra di loro si chiamavano figli di Marte. Secondo alcuni esperti i popoli dei Marsi e dei Mamertini presero il nome da lui.

Un’altra antica ed importante divinità legata alla primavera fu Venere i cui centri di culto oltre che a Roma erano ad Ardea, Alba e Gabi. Inizialmente era la protettrice dei coltivatori e dei giardini ma successivamente identificata con la greca Afrodite, dea dell’amore e della bellezza.

Le feste dedicate a Venere si svolgevano il 1 aprile ed erano chiamate Venerali.


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