Domenico Maiorano ha compiuto 100 anni
Domenico Maiorano, nostro zio da parte di mio padre (zia Felicetta, sua prima moglie, era sorella di mio padre Domenico), residente a Ischitella nel Gargano, ha compiuto 100 anni. Felicitazioni e un abbraccio da Roma.
La notizia ci è giunta dal collega Giuseppe (Peppino) Laganella, un prezioso informatore di storie ischitellane e garganiche. Ed ecco qui di seguito cosa scrive su FB mercoledì 20 luglio 2016. (vl)
“Adesso sono diciassette i centenari d’Ischitella (FG). A raggiungere il fatidico traguardo dei cento anni anche Domenico Maiorano, che come ricorderete passò alla ribalta della cronaca per essersi sposato nell’autunno scorso con la cinquantasettenne attuale moglie Ezia Caputo.
Qualche giorno fa insieme alla moglie nella propria abitazione è stato festeggiato dal Comune d’Ischitella e dal Commissario ricevendo le congratulazioni per essere arrivato a questo bellissimo traguardo.
Ischitella adesso più che mai si conferma terra di centenari sono tre quelli viventi,ma ne è arrivo un quarto e ci sono almeno altre due che l’anno prossimo potranno compire cento anni.
Ma passiamo all’intervista fatta al nostro Domenico.
Domenico è nato a Ischitella l’11/7/1916. Ha avuto tre mogli, le prime due sono decedute e dalla prima ha avuto 6 figli Eustachio, Incoronata, Anna, Enzo, Carmela e Lidia di cui due non ci sono più ed ha nove nipoti.
Inizia a fare il pescatore e a 20 anni viene chiamato in Marina. Nel 1937 è imbarcato su navi da guerra si reca in Spagna dove c’è la rivoluzione spagnola e Franco ha chiesto l’aiuto bellico di Mussolini.
Nel 1938 viene chiamato nelle Isole dell’Egeo a prendere il governatore, che viene salutato con 20 colpi di cannone a salve, mentre lui è addetto proprio alla ricarica dei cannoni. Di questo episodio però ricorda dei particolari tristi. Mentre si procedeva alla ricarica delle cannonate a salve, nell’ultima, dove per fortuna fu sollevato dall’incarico, accadde un incidente in cui perirono tre militari tra cui un sergente, mentre lui rimase incolume.
Nel 1939 l’Italia conquista l’Albania e Domenico, manco a dirlo, è presente in quella nazione.
Nel 1940 nella seconda guerra mondiale a Domenico per quattro anni viene affidato un compito non molto pericoloso, è addetto alla sorveglianza di alcune masserie in Puglia in cui erano custodite munizioni.
Dopo la guerra ritorna a fare il pescatore, ma a 48 anni si trasferisce a Torino dove fa prima il muratore, e poi lavora in una fabbrica che costruisce materiale plastico e a 60 anni ritorna a Ischitella per fare il pensionato.
Domenico che è stato sempre molto attivo, si è dilettato fino a poco tempo alla cura dell’orto e alla costruzioni di capanne di legno.
Attualmente è lucidissimo e gode di buona salute. Di carattere gioviale ogni mattina di buonora è presente in piazza dove trascorre il suo tempo a scherzare e chiacchierare con i sui amici.
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