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Domus Aurea. Curiosità sugli artisti che la realizzarono

Un enorme palazzo costruito da Nerone dopo l’incendio che devastò Roma nel 64 d.C.

1- Domus Aurea. 2- Colosso di Nerone.

La Domus Aurea era un enorme palazzo costruito dall’imperatore romano Nerone dopo l’incendio che devastò Roma nel 64 d.C., attribuito all’imperatore stesso. La dimora fu realizzata in mattoni, non in marmo come si potrebbe pensare, nei pochi anni tra l’incendio e il suicidio di Nerone nel 68 d.C.. Il nome di Domus Aurea lo ebbe dagli estesi rivestimenti in oro che non erano gli unici elementi stravaganti dell’arredamento: vi erano infatti soffitti stuccati incrostati di pietre semi-preziose e lamine d’avorio.

Fabullus fu pittore e decoratore romano dell’immensa opera. Di lui ci sono state tramandate poche notizie, perfino del suo nome non vi è certezza infatti è anche ricordato come Famulus o Amulius. Gli antichi autori ci hanno tuttavia tramandato qualche curiosità su di lui. L’artista era una persona di così grande dignità che perfino quando si trovava sulle impalcature a dipingere, indossava la toga, per rendere omaggio all’arte. Sembra che il pittore dedicasse al lavoro solo poche ore al giorno. Si dice che avesse dipinto una Minerva ( ma non è chiaro se dentro la Domus Aurea o altrove ) capace di fissare negli occhi chiunque fosse nelle immediate vicinanze.

Zenodoros fu lo scultore bronzista di origine greca, autore del Colosso di Nerone, una statua alta trenta metri che lo rappresentava e che si trovava presso un lago artificiale situato dove ora si trova il Colosseo, monumento che, secondo alcuni storici, prese il nome appunto dal Colosso.

Nerone affidò a Zenodoros l’incarico di realizzare la sua scultura dopo aver saputo che l’artista aveva creato una statua di Mercurio in Gallia.

I romani Severo e Celere, architetti della Domus Aurea, sono ricordati da alcuni storici come artisti intraprendenti e capaci di affrontare qualunque lavoro straordinario.


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