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E’ morto Vincenzo Crocitti, il popolare attore romano

Il figlio del “borghese piccolo piccolo” si è spento a Roma all’età di 61 anni

Mercoledì 29 settembre si è spento a Roma, dopo lunga malattia, il popolare attore romano Vincenzo Crocitti. Aveva 61 anni. Cresciuto a Cinecittà, tra quei caseggiati popolari del “Lamaro”, i cui cortili hanno visto giocare più tardi Eros Ramazzotti e che oggi segnano il confine con l’altro immenso sub quartiere che è Cinecittà est, Enzo era legatissimo al suo quartiere. Soprattutto ai luoghi della sua infanzia e adolescenza. A cominciare dal cinema Marconi, il locale di terza visione senza galleria dismesso da anni (ora è una chiesa evangelica) dove, con lui, almeno una volta la settimana, si riversavano decine di ragazzini della sua età.

Di abbandonare Cinecittà non se l’era mai sentita e se da poco aveva deciso di lasciare la casa paterna lo aveva fatto solo per trasferirsi in una più grande appena trecento metri più in là, verso la Tuscolana. Proprio vicino la chiesa di Don Bosco, presso quell’oratorio salesiano nel quale, da ragazzi, con le nostre racchette in legno da mille lire, giocavamo accanite partite di tennis insieme a Mario, il fratello maggiore scomparso qualche anno fa.

L’impatto con il cinema Enzo lo deve alla sua breve esperienza di montatore, per debuttare subito dopo, giovanissimo (è il 1967) nel film Nel sole, uno dei tanti “B movies” (una cinquantina) cui parteciperà. Ma nella sua carriera, a differenza dei tanti caratteristi condannati a vita nel limbo del cinema commerciale, Crocitti incontrerà anche il cinema d’autore.
Notorietà e successo, infatti, arrivano nel 1977, con Monicelli che gli affida la parte del figlio imbranato di Sordi in Un borghese piccolo piccolo. Anche Pupi Avati gli assegnerà anni dopo un piccolo ruolo nel suo Magnificat, stupendo affresco sul medioevo.
Seguirà tanta televisione. Fiction come Un medico in famiglia, Carabinieri o I Cesaroni e tanta pubblicità lo renderanno popolare anche presso le famiglie italiane che non hanno visto i suoi film.
Ai funerali, che si sono svolti nella chiesa di Don Bosco venerdì 1 ottobre, hanno partecipato, commosse e silenziose, oltre agli amici e ai familiari, centinaia di persone del suo quartiere. Cospicua la rappresentanza del mondo del cinema e dello spettacolo. Volti noti e meno noti. Da Massimo Bonetti ad Andrea Roncato e Roberto Nobili, da Roberto Ciufoli a Jonis Bascir e Luca Ferrante. Sul sagrato della chiesa abbiamo scorto Pupi Avati, che lo ha fortemente voluto nel suo ultimo film Una sconfinata giovinezza, finito di girare solo qualche mese fa.
E’ l’ultimo regalo che ci ha lasciato Enzo prima di lasciarci e di essere costretto a declinare un altro invito di Avati per il suo prossimo film (primo ciak il 4 ottobre).

Quel faccione da bravo ragazzo, dallo sguardo gentile e ingenuo, è certo, ci mancherà.


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Commenti

  1. Francesca  

    E' triste ma è anche bello ritrovare in questo articolo la propria infanzia, vissuta nel verde della periferia romana. Allora il quartiere emanava una bellissima atmosfera di semplicità, dove in mezzo a tanta povertà regnava un grande amore. Ho conosciuto Vincenzo perchè abitavo nel palazzo proprio di fronte al suo. Ho frequentato la sua splendida famiglia, perchè ero amica di Franca sua sorella. Quando ha raggiunto il meritato successo abbiamo gioito con lui. Vincenzo in tutte le cose che faceva metteva un grande impegno ed entusiasmo .Fin da ragazzo ha avuto la passione per il Cinema ottenendo meritatamente segnalazioni e riconoscimenti. Ciao Vincenzo Grazie per il sorriso che ci hai sempre regalato!

2 commenti su “E’ morto Vincenzo Crocitti, il popolare attore romano

  1. Bravissima persona semplice e sincera bravo attore ciao enzo.

    Conoscevo da sempre come attore vincenzo crocitti ,ma ebbi l’occasione di conoscerlo personalmente e purtroppo in un ospedale romano pochissimo tempo prima della sua scomparsa.Era come nei suoi film ,ricordo che ad un certo punto ed era sulla carrozzina si stanco’ di aspettare credo la terapia e aveva ragione era piu’ di un’ora e allora sapete cosa fece ? Se ne ando’ e disse che andava a farsi una carbonara .

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