Edicole romane in crisi: la politica cerca una soluzione

Tra calo delle vendite della carta stampata, margini di guadagno irrisori e nuove restrizioni imposte dal Codice della Strada, i giornalai romani si trovano sull’orlo del baratro

Le edicole di Roma stanno scomparendo. Nel cuore della città eterna, tra le strade del centro storico, venticinque chioschi rischiano di abbassare le saracinesche per sempre.

Un numero che, seppur già preoccupante, è solo la punta dell’iceberg di una crisi che da anni sta erodendo il settore.

Tra calo delle vendite della carta stampata, margini di guadagno irrisori e nuove restrizioni imposte dal Codice della Strada, i giornalai romani si trovano sull’orlo del baratro.

Edicole a rischio: un problema che viene da lontano

Il problema non è solo legato alle recenti normative che, per questioni di viabilità e decoro urbano, rendono incompatibile la presenza di molti chioschi su marciapiedi e strade.

Il declino è iniziato da tempo, seguendo la crisi generale della carta stampata e il dilagare delle notizie digitali. A questo si aggiunge un guadagno risicato: su un quotidiano venduto, il margine per l’edicolante è di appena il 18,72% lordo, pari a circa 20 centesimi a copia.

Nel 2024, poi, un aumento spropositato della Cosap – il canone di occupazione del suolo pubblico – ha rischiato di infliggere il colpo di grazia alla categoria. Solo un passo indietro dell’amministrazione comunale ha evitato il peggio, ma il pericolo resta dietro l’angolo.

immagine di repertorio

Un piano per salvare i giornalai di Roma

Di fronte a questo scenario, l’idea di un intervento concreto per rilanciare le edicole torna a farsi strada. Il consigliere capitolino Antonio De Santis, già promotore di un’iniziativa simile durante l’amministrazione Raggi, ha deciso di riprovarci, questa volta con il sostegno del gruppo Azione e della consigliera Flavia De Gregorio.

“Dobbiamo dare una risposta chiara e concreta ai giornalai di Roma”, afferma De Santis, che sottolinea l’importanza di questi chioschi non solo come punti vendita di giornali, ma anche come presidi culturali e sociali. “Le edicole sono luoghi di aggregazione, punti di riferimento per i cittadini. Non possiamo permetterci di perderle”.

Meno tasse, più servizi: la formula per il rilancio

Ma cosa prevede la delibera proposta? Tre punti fondamentali:

Riduzione del canone di occupazione del suolo pubblico – Un ulteriore taglio del 10% per i prossimi cinque anni, così da garantire stabilità economica ai giornalai ed evitare aumenti improvvisi come quelli paventati nel 2024.

Nuovi servizi per i cittadini – Le edicole potrebbero diventare veri e propri hub per l’erogazione di servizi anagrafici, semplificando la burocrazia e aumentando il loro ruolo nella comunità.

Maggiore flessibilità commerciale – Semplificazione delle procedure per ampliare la gamma di prodotti venduti, diversificando le entrate e rendendo le edicole più attrattive.

Una strategia che punta a trasformare questi storici chioschi da semplici punti vendita a centri polifunzionali, capaci di resistere all’avanzata dell’era digitale.

Il futuro delle edicole romane

La proposta sarà ora sottoposta all’Assemblea Capitolina, con la speranza di ottenere un ampio consenso. Se approvata, potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per il settore e un primo passo verso il rilancio delle edicole nella Capitale.

Nel frattempo, i giornalai attendono. Con la consapevolezza che il tempo stringe e che, senza un intervento concreto, molte delle loro storiche postazioni potrebbero diventare solo un ricordo della Roma che fu.


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