Emergenza rifiuti a Roma: Gualtieri punta su Guidonia, ma è polemica

Per i residenti, l’arrivo di camion carichi di rifiuti, seppur per poche ore, rappresenta un nuovo motivo di preoccupazione

Con un provvedimento d’urgenza, Roberto Gualtieri, Commissario straordinario per il Giubileo, ha disposto che l’impianto della Società Ambiente Guidonia Srl, situato in via dell’Inviolata a Guidonia Montecelio, venga temporaneamente trasformato in un sito di trasferenza per la gestione dei rifiuti indifferenziati provenienti dai quartieri nord ed est di Roma.

Questa misura, valida per i prossimi 45 giorni, rappresenta una mossa cruciale per tamponare una situazione critica nella Capitale, dove il sistema di smaltimento rifiuti fatica a reggere il peso di una domanda sempre crescente. Tuttavia, il piano ha già sollevato dubbi e proteste, sia a livello locale che ambientale.

Un intervento d’urgenza per evitare il collasso

L’impianto di Guidonia, che non effettuerà alcuna lavorazione dei rifiuti, fungerà esclusivamente da punto di smistamento. Qui i rifiuti saranno stoccati per un massimo di 24 ore (con un’estensione fino a 48 ore nei fine settimana), prima di essere trasferiti altrove.

Questo intervento straordinario è stato studiato per evitare che le strade di Roma vengano sommerse dai rifiuti, una prospettiva che, con l’avvicinarsi del “Giubileo della Speranza”, potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la città.

Gualtieri ha dichiarato che “la misura è temporanea e che Ama, l’azienda responsabile della gestione dei rifiuti a Roma, dovrà individuare soluzioni alternative entro la scadenza dei 45 giorni“. L’obiettivo è integrare queste soluzioni in un piano strutturato, capace di garantire la raccolta senza compromettere la qualità del servizio.

Le ferite aperte di Guidonia

Nonostante la natura transitoria del provvedimento, la decisione ha riacceso le tensioni a Guidonia Montecelio, un territorio che ha già fatto i conti con problemi ambientali legati all’impianto.

Solo pochi mesi fa, il Tribunale Amministrativo del Lazio, con la sentenza n. 367/2025, aveva annullato il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la struttura, accogliendo i ricorsi di associazioni e amministrazioni locali.

Le irregolarità procedurali segnalate riguardavano violazioni della normativa ambientale nazionale, evidenziando una gestione controversa e poco trasparente.

Per i residenti, l’arrivo di camion carichi di rifiuti, seppur per poche ore, rappresenta un nuovo motivo di preoccupazione. Odori molesti, aumento del traffico pesante e rischio di degrado del territorio sono solo alcune delle problematiche sollevate.


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