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Case famiglia rischiano di chiudere

Il Terzo settore chiede fondi al Comune di Roma

Le case famiglie del Comune di Roma rischiano la chiusura se il Comune non provvederà a stanziare i soldi necessari alla loro sopravvivenza. Per questo ieri 15 aprile le associazioni sociali si sono organizzate in un flash mob per sottoporre ala Comune di Roma una vera e propria emergenza sociale. Duemila palloncini verdi nell’aria: uno per ogni bambino e persona con disabilità che abita nelle case famiglia della Capitale e poi centinaia di chiavi lanciate nella Fontana al posto delle monetine per sottolineare la volontà di restare aperti.

Questa manifestazione segue l’appello lanciato dalla rete ‘Diamoci una mano’ che ha aderito anche a quest’ultima dimostrazione.

“Le case famiglie romane rappresentano una delle realtà sociali più importanti della nostra città. “Afferma in una nota il sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino.In queste strutture sono accolti minori in difficoltà e persone con disabilità, cittadini tra i più fragili di Roma.

Il prezioso lavoro e l’impegno portato avanti tra sacrifici e difficoltà da chi, giornalmente, si occupa di queste persone non può e non deve essere disperso. La cura e l’attenzione riservata agli ospiti rappresenta per tutti noi un esempio e un obiettivo da emulare. Raccolgo quindi, con estrema attenzione, l’appello lanciatomi oggi dalle tante associazioni e faccio mie le loro preoccupazioni sul futuro. Roma Capitale, nonostante la difficile situazione economica che sta attraversando, non ha alcuna intenzione di ridimensionare il budget destinato al sociale, ma anzi, dove possibile, questo sarà incrementato garantendo in questo modo i servizi essenziali a tutti i nostri concittadini più deboli”.

“Le preoccupazioni del mondo delle associazioni e di tutti coloro che operano nel settore del sociale sono anche le nostre”. Aggiunge l’assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà di Roma Capitale, Rita Cutini. “Il tema delle residenzialità in questo quadro richiede la massima attenzione.   Accogliamo l’appello dal mondo del sociale che bene fa a porre l’accento sul problema.

Mi sento di rassicurare tutti coloro che si aspettano da questa Giunta il massimo impegno sui temi del sociale. Stiamo lavorando affinché nel Bilancio 2014 i più fragili sentano i loro bisogni ben rappresentati da questa amministrazione. Il grande lavoro di tutti gli assessori per il reperimento delle risorse per il sociale in un momento di grande difficoltà economica per la città, ne è la dimostrazione. Già nel Bilancio 2013 questa amministrazione ha fatto delle politiche sociali il centro delle sue scelte. Lo stesso metodo lo stiamo seguendo per il 2014. Il sociale – conclude Cutini – è un tema di Giunta”.


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