

“Abbiamo già vissuto situazioni simili e ogni nuovo episodio porta con sé un’eco di angoscia”, ha dichiarato un residente del quartiere
Dopo una stagione estiva da incubo e ricordi da cancellare, i quartieri di Roma Est si sono trovati nuovamente sotto una nube di preoccupazione e inquietudine.
Domenica 13 ottobre, un autobus di RomaTpl è andato a fuoco nella rimessa di via Raffaele Costi, a Tor Sapienza, sollevando una colonna di fumo nero che ha avvolto il quartiere. I residenti, già afflitti da mesi di esalazioni inquinanti e fumi tossici, si sono ritrovati a chiudere le finestre, pregustando una nuova giornata di disagio e paura.
Inizialmente, l’alta colonna di fumo ha suscitato il timore di un incendio in una delle numerose discariche abusive che affliggono la zona, una paura radicata negli abitanti che ricordano bene i roghi devastanti dell’estate.
Solo in un secondo momento si è compreso che si trattava di un rogo circoscritto a un autobus, ma il sollievo è stato solo temporaneo. I cittadini del IV e V Municipio, già provati dalle esperienze passate, sono stati subito travolti dalla paura e dall’ansia.
L’estate 2024 ha rappresentato un vero e proprio calvario per i residenti della zona est di Roma. Gli incendi che hanno colpito le aree di, San Basilio, Ponte Mammolo e Settecamini hanno sollevato allarmi costanti sulla salute pubblica.
Tra questi, spicca l’incendio di Ponte Mammolo, avvenuto il 28 luglio, che ha raggiunto una discarica abusiva e ha causato un incremento dei livelli di diossina nell’aria, con valori che superavano ben oltre i limiti consentiti.
Questo evento ha lasciato cicatrici indelebili nella coscienza collettiva, cementando la paura tra gli abitanti di una zona già segnata da gravi problemi di gestione dei rifiuti e inquinamento.
Pur essendo l’incendio dell’autobus un evento circoscritto e non paragonabile ai roghi delle discariche, ha riacceso tensioni latenti. “Abbiamo già vissuto situazioni simili e ogni nuovo episodio porta con sé un’eco di angoscia,” ha dichiarato un residente del quartiere. La notizia che a prendere fuoco fosse un mezzo pubblico non ha placato le ansie; anzi, ha sottolineato la vulnerabilità della comunità.
Il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti, ha subito cercato di rassicurare i cittadini, chiarendo che non si trattava di un nuovo disastro ambientale.
“L’incendio era circoscritto e sotto controllo,” ha scritto sui social, ma le sue parole non sono riuscite a cancellare le preoccupazioni di chi vive in una zona già fortemente compromessa dalla cattiva gestione dei rifiuti e dall’inquinamento.
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