Il Quadraro respinge le provocazioni fasciste

Manifestazione di protesta, ieri, nel Parco XVII Aprile 1944, contro l’atto di vandalismo al monumento ai deportati del Quadraro

Si è svolta ieri sera, nel Parco XVII Aprile 1944, la manifestazione indetta dall’ANPI, dall’ANED e dal Municipio VII, per condannare l’atto vandalico messo a segno da ignoti provocatori notturni, nella notte tra il primo e il 2 giugno, contro il monumento che ricorda il rastrellamento e la successiva deportazione di 947 cittadini del quartiere, avvenuti il 17 aprile del 1944. La manifestazione era stata organizzata, in verità, per festeggiare anche con la musica il restauro allo stesso monumento; invece si è trasformata in una manifestazione di protesta e, nello stesso tempo, di orgoglio nella rivendicazione del carattere popolare, antifascista e democratico del quartiere.

Hanno preso la parola, nell’occasione, il Presidente provinciale dell’ANPI, Fabrizio De Sanctis, l’assessora alla cultura del VII Municipio, Elena De Sanctis e, per il V Municipio, il Delegato alla valorizzazione della memoria storica, prof. Francesco Sirleto.

Fabrizio De Sanctis ha ribadito il valore e il forte contributo offerto dal quartiere Quadraro alla lotta di Resistenza a Roma, dal settembre 1943 al giugno 1944, e come questa lotta sia stata il fattore principale che portò alla cacciata dei nazisti occupanti il 4 giugno del 1944; ha ricordato anche che, a causa del ruolo assunto dai lavoratori del Quadraro nella Resistenza a fascisti e nazisti, esso meritò il nomignolo di “nido di vespe”, coniato dal colonnello delle SS Herbert Kappler, il boia delle Fosse Ardeatine e organizzatore dell’Operazione Balena (così venne definito dai nazisti il rastrellamento).

L’assessora Elena De Sanctis, da parte sua, ha sottolineato la molteplicità delle iniziative messe in campo dall’amministrazione municipale per trasmettere la memoria dell’evento ai giovani e ai giovanissimi studenti delle scuole del territorio, nonché per commemorare adeguatamente, nel corso dell’anno, quello che costituisce un momento fondamentale di crescita e di consolidamento dell’identità di un quartiere.

Il prof. Francesco Sirleto, nel suo intervento, ha voluto richiamare sia l’assegnazione della Medaglia d’oro al Merito Civile al quartiere, avvenuta nel 2004, su decreto dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sia l’opera meritoria profusa da alcuni degli ex deportati (Sisto Quaranta, Giorgio Giovannini, Giuseppe Arresta, Guido Di Roma), a partire dalla metà degli anni Ottanta, nella ricostruzione della memoria storica del tragico evento. Sirleto ha inoltre rievocato i due viaggi (2004 e 2007), organizzati dall’allora VI Municipio (attuale V), a Fossoli, principale campo di smistamento italiano durante l’occupazione nazista, campo nel quale furono tenuti prigionieri i rastrellati per un mese, prima di essere instradati e distribuiti in varie fabbriche della Germania del Nord. A quei viaggi parteciparono i 22 ex deportati ancora viventi all’epoca, insieme a molti alunni delle scuole medie del territorio. Era presente alla manifestazione anche l’unica testimone oculare ancora vivente del rastrellamento, la signora Wanda Prosperi, la quale il 17 aprile del 1944 aveva solo 6 anni e dovette assistere all’arresto e alla successiva deportazione del padre.


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