La Corri per il Parco. Storia di una gara durata 28 anni

Una manifestazione sportiva che ha segnato la vita del nostro territorio termina la sua corsa

Daniele Troia e Flavia Ferrari sono stati i vincitori della 28ᵃ (e ultima) edizione della Corri per il Parco, il 18 marzo 2018 sotto una pioggia battente

Le cause della cessazione di questa gara prestigiosa sono state essenzialmente dovute alla penuria di sponsor.
Termina così, salvo per ora improbabili ripensamenti (mai disperare!), il cammino di una gara da sempre sostenuta da Abitare A e organizzata dall’Atletica del Parco sin dalla sua prima edizione del 1990.

In origine era una non competitiva e fu ideata da Vincenzo Luciani ed Elvino Echeoni per sollecitare il completamento del Parco Alessandrino (obiettivo raggiunto).

Partiva ed arrivava in viale Alessandrino angolo via del Campo.
Per anni è poi stata competitiva con un’elevata partecipazione di podisti e di atleti (molti di livello nazionale) diventando una “classica”, con partenza ed arrivo in via Molfetta, al Quarticciolo.

Dal 2001 al 2006 la corsa è stata di nuovo non competitiva, per ritornare nel 2007 competitiva e con l’arrivo sulla pista dell’impianto Antonio Nori (un altro obiettivo rivendicato e raggiunto dalla Corri per il Parco).

Nelle ultime edizioni la gara è stata organizzata dalla Podistica 2007 Tor Tre Teste.

Parallelamente alla Corri per il Parco si disputava pure il Trofeo Interscolastico che registrò dal 1997 l’entusiastica adesione di tanti alunni delle elementari e delle medie.

ATLETICA DEL PARCO

L’Atletica del Parco è stata costituita l’11 settembre 1995. Dal 1990 ha organizzato la gara podistica Corri per il Parco di 10 km.

Dal 2003 ha fondato e organizzato una Scuola di Atletica Leggera con corsi per bambini dai 6 anni.

Nel giugno 2007 si conclusero le pratiche per la consegna dell’impianto di atletica all’ATI Atletica e Rugby Tor Tre Teste, vincitrice del bando per la gestione.

Viste anche le pessime condizioni del manto erboso, l’impianto fu aperto al pubblico il 1° ottobre 2007.

BREVE STORIA DELL’IMPIANTO A. NORI

“Il 10 ottobre ha preso il via la realizzazione dell’impianto di atletica nel parco Alessandrino” – riportava Abitare A nel numero di Novembre 2002, pag. 1. – Quello che sarebbe diventato l’Impianto di Atletica e Rugby ‘Antonio Nori’ tra via delle Susine, la scuola Gullace e largo Cevasco. La struttura è poi entrata in funzione solo a ottobre 2007, perché anche quest’opera ha una lunga storia.

Ripercorriamola.

Giugno 1997: la VII circoscrizione (ora Municipio) approva una risoluzione favorevole alla richiesta di un Comitato di associazioni sportive, per un impianto di atletica leggera nel parco Alessandrino (su un’area destinata a servizi di quartiere). Contemporaneamente il Comitato raccoglie le firme a sostegno della richiesta.

1999: il Campidoglio approva la delibera con il progetto e i fondi (2,4 miliardi di lire).

2000: tutto rischia di saltare, visto il fallimento delle trattative tra Comune e FS per l’interramento di una vicina linea di alta tensione.

2002: il Comune decide allora di spostare l’impianto più vicino a largo Cevasco e nel 2003 iniziano i lavori veri e propri che termineranno nell’estate 2005.

2005: a fine anno l’Assessorato allo Sport indice la gara per la gestione dell’impianto.

Intanto il Comune ha reperito i soldi per l’impianto di illuminazione.
Nel frattempo il manto erboso ha subìto danni e gli esterni degli spogliatoi hanno subìto atti vandalici.

2006: i lavori di illuminazione vanno a rilento, termineranno a marzo 2007.

2007: a giugno si concludono le pratiche per la consegna all’ATI Atletica e Rugby Tor Tre Teste, vincitrice del bando per la gestione.
Viste anche le pessime condizioni del manto erboso, l’impianto verrà aperto al pubblico il 1° ottobre 2007.

(Da Abitare A 20 anni, Edizioni Cofine 2007, p. 56)

STORIA DEL PARCO ALESSANDRINO-QUARTICCIOLO-TOR TRE TESTE

Il parco ALESSANDRINO-QUARTICCIOLO-TOR TRE TESTE (da via Targetti – a nord – a via delle Nespole e via Bonafede – a sud) è stato realizzato in diversi periodi e con diverse modalità.

L’area da via Targetti al campo di calcio Cervini è stata recuperata a verde nei primi anni ’80 dal Servizio Giardini del Comune; quella di via Tovaglieri con il laghetto, dal Consorzio che lottizzò il nuovo quartiere alla fine degli ’80.

Più travagliata la vicenda della zona a sud, dal Campo Cervini a via Bonafede.

Ripercorriamola in sintesi, attraverso gli articoli apparsi sul mensile Abitare A e sul giornale on-line Abitare a Roma.

1988 – “Si farà il parco … richiesto con una petizione (4 mila firme) promossa nel 1986 dal Comitato Pro Parco … Ci sono i finanziamenti (quasi un miliardo di lire), la volontà della VII circoscrizione, si sollecita

l’Ok del Comune” (Aprile, pag. 1 Abitare A)

1990 – “Il parco Alessandrino sarà così. Ma si deve vigilare sulla sua attuazione (Marzo, pag. 4-5). E qui ha inizio una vicenda lunga dieci anni, con alternarsi di notizie, ora positive ora negative. Dicembre 1990 (pag. 6) – “Sette miliardi [di lire] per il parco Alessandrino” stanziati dalla Giunta comunale. Novembre 1990 (pag. 1) – “Sabato 8 dicembre: ‘Corri per il parco’ (foto a pag. 7). La manifestazione è organizzata da Asso.Com.Al e Abitare A” per richiamare l’attenzione di cittadini e amministratori. La gara podistica si disputerà poi anche negli anni successivi. E dal 1999 a tutt’oggi non sarà più una corsa per rivendicare un parco, ma per viverlo e farlo conoscere.

1991 (Settembre, pag. 6) – “E quest’autunno si avvieranno i lavori. Lo ha garantito l’assessore

Bernardo in un convegno della Dc.” Dicembre 1991 (pag. 12) – “Assessore un po’ più di impegno per l’appalto del parco. La Giunta deve approvare l’elenco delle ditte”.

1992 (Marzo, pag. 2) – “In corsa 53 ditte per l’appalto”. Aprile 1992 (pag. 1) – Ed invece no. “È tutto da rifare. Per colpa del pressapochismo del Comune”. La gara non ha tenuto conto della nuova normativa Cee del dicembre ’91. Dicembre 1992 – “Il parco è in zona pericolo. Se non ci sarà l’appalto entro luglio 1993, decadranno i vincoli sulle aree.”

1993 – Abitare A e alcune associazioni lanciano a marzo una petizione “5.000 firme per salvare il parco”, che saranno poi consegnate al Commissario Alessandro Voci (subentrato al dimissionario sindaco Carraro). Riprende l’altalena delle notizie. Aprile 1993 – “Il Consiglio comunale unanime per salvare il parco.” Giugno: “Entro giugno ci sarà la delibera.” Ma non sarà così. Ottobre 1993: “Per l’appalto serve ancora una nostra spinta”. Invita il consigliere Panatta dalle pagine di Abitare A.

1994 Marzo: “Sperperati per ritardi 500 milioni.” Giugno: “Manca il nulla osta della Regione.” Settembre: “Altri sei mesi persi”.Ma si scopre che: Ottobre: “Signor Sindaco, il parco è ancora nei suoi cassetti!”. Bisognerà aspettare fino a novembre perché la pratica sia “finalmente inviata alla Regione” che approverà la delibera il 24 aprile

1995… Settembre 1995: “Il parco è fermo, causa ritardi del Sindaco verde.”

Novembre: “Senza l’appalto il parco salta”. Dicembre: “A passi lenti verso l’appalto.

1996 Gennaio: “In dirittura d’arrivo l’appalto.” Febbraio: “Parco, suspense e nuovo pericolo”. A marzo scadono i termini del progetto. Marzo: “La giunta ha approvato l’appalto.”Settembre: “A metà ottobre inizieranno i lavori”, comunica l’Assessorato all’ambiente, ma serve la delibera d’occupazione d’urgenza dell’area.

Ci saranno ancora ritardi fino a Aprile 1997: “Dopo dieci anni avviato il parco Alessandrino. Il 24 marzo 1997 “Rutelli ha inaugurato i lavori” del primo lotto di via Bonafede.

1998 – “Portati alla luce i resti di una strada romana” [poi reinterrati], è un diverticolo che collegava la Prenestina e la Casilina. Realizzati la recinzione ed i vialetti.

1999 – Nei primi mesi dell’anno l’area di via Bonafede viene aperta al pubblico. Per il secondo lotto, in via delle Nespole e largo Cevasco, i lavori, anche a causa delle avverse condizioni atmosferiche, non procedono più speditamente.

Ad ottobre 1997 sono stati livellati i terreni e tra il 1999 e il 2000 vengono realizzati l’anfiteatro, la pavimentazione dei vialetti e delle piazzole, la pista ciclabile e piantati gli alberelli. Ma già a dicembre 2000 su “Abitare A” si legge: “i vialetti presentano difetti, così la pista ciclabile”, poi riparati solo in parte.

2003 – La zona del parco lungo via Tovaglieri, il 10 febbraio viene dedicata a Giovanni Palatucci – perimetro tratteggiato in rosso nella piantina – (questore di Fiume ucciso nel 1944, a 36 anni, nel campo di Dachau). A marzo sono installati nel vialetto delle palme (vicino al laghetto) lampioni ad energia solare. Nello stesso periodo viene realizzato l’impianto di irrigazione su tutta l’area da via Tovaglieri fino a via Targetti.

2007 – Dopo 10 anni dalla petizione del 1997 di un Comitato di associazioni sportive per ottenerne la realizzazione, il 1° ottobre 2007 l’impianto di atletica e rugby ‘Antonio Nori’, è entrato in funzione gestito dall’ATI Atletica e Rugby Tor Tre Teste. L’impianto ha vissuto una vicenda travagliata. Dopo la delibera comunale del 1999 con progetto e stanziamento di 2,4 miliardi di lire, ha rischiato di saltare a causa del fallimento delle trattative fra Comune e F.S. per l’interramento di una linea ad alta tensione che passa vicino all’area. Solo dopo la decisione del Comune di spostare l’impianto più vicino a largo Cevasco, nel 2003, sono iniziati i lavori, terminati poi nell’estate del 2005, altro ritardo per l’impianto di illuminazione.

 

Dal 2005 è possibile attingere ai PDF del giornale Abitare A pubblicati sul sito www.abitarearoma.it


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