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La “Piccola grande storia” di Caterina Martinelli

Il 2 Maggio alle ore 18 sarà ricordato il suo sacrificio con l'opera teatrale di e con Isabella Lops 

Nella Sala Falconi il 2 Maggio 2024 alle ore 18:00 sarà ricordato il sacrificio di Caterina Martinelli con una bellissima opera di e con Isabella Lops “Una piccola grande storia”.
A seguire la presentazione del libro “Il nostro tempo è breve, la resistenza civile di Caterina Martinelli” di Anna Maria Balzano.
Gli eventi sono in collaborazione con il IV Municipio di Roma Capitale, l’Associazione Università Popolare Michele Testa e l’associazione Vivere a Colli Aniene per ricordare gli ottanta anni dalla tragedia di Caterina Martinelli.

Per lo spettacolo teatrale del 2 maggio La Chiocciolina ODV ha voluto garantire a proprie spese l’accessibilità alle persone sorde con l’interprete LIS Tiziana De Chiara sul palco.
«Sulla Piccola Grande Storia di Caterina Martinelli è nato questo breve spettacolo teatrale, – scrive Massimo Belli dell’Università Popolare Michele Testa – un monologo che cerca di alleggerire il dramma facendolo però ricordare alle future generazioni. E noi, convinti dell’importanza di tale evento, lo abbiamo voluto gratuito e accessibile con l’interprete Lis per dare la possibilità a tutti di usufruirne. La storia di Caterina è la storia di una madre uccisa dai fascisti perché aveva assaltato insieme ad altre donne, un forno per sfamare i propri figli. Oggi a 80 anni da quella tragedia viviamo ancora cronache di guerre vicinissime a noi, dove i bambini patiscono guerra e fame tra le rovine di città bombardate e occupate. Inconsciamente o no, noi vogliamo a tutti i costi esorcizzare questa realtà cercando parlarne il meno possibile per non intristirci. Dimenticando però che la Palestina è su una vicina sponda del Mare Nostrum e che dalla nostra Trieste, è più vicina Kiev che Palermo. Realtà disumane che ogni giorno si consumano quotidianamente dietro l’angolo di casa nostra (forse ” sotto il cu*o” sarebbe più volgare ma più appropriato). Dobbiamo ricordarcelo. Nei racconti di mio padre, nato nel 1936, c’ erano i giorni della sua infanzia rubata, vissuta con la paura dei bombardamenti, con la morsa della fame e con una madre che da sola, col marito in un lontano campo di prigionia, doveva inventarsi tutti i giorni qualcosa per sfamare i suoi figli. Proprio come Caterina Martinelli. Ricordo però che alla fine dei suoi struggenti racconti un sorriso accompagnava la frase. “erano tempi brutti che per fortuna oggi non ci sono più”. Ecco…io oggi purtroppo questa bella frase non la posso più dire a mio figlio! … La ruota della Storia ha ripreso a girare su se stessa perché troppo uomini non conoscono o dimenticano il passato quando devono decidere il presente … ECCO PERCHÉ È GIUSTO RICORDARE CATERINA MARTINELLI. Anche se questa non sarà la solita commedia teatrale da ridere che la Chiocciolina organizza di solito, abbiamo voluto dare a tutte le persone sorde che saranno libere nel giorno infrasettimanale, la possibilità di partecipare allo spettacolo di giovedì pomeriggio. Venite perché è molto importante esserci: per non dimenticare il passato e per guardare in faccia il presente.»


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