Categorie: Sociale e Handicap
Municipi: | Quartiere: ,

Il legame profondo di Amatrice con il quartiere Alessandrino

I primi nuclei abitativi, i primi agglomerati della ex borgata furono di una famiglia amatriciana, quella di Enrico Bonanni

Il 24 Agosto alle 3.36 come molti dei lettori sono stato svegliato da una scossa di terremoto. Quella notte mi trovavo a Roma nella mia casa sita nel quartiere Alessandrino….la scossa, la paura, io e mia moglie immobili sul letto, i bambini che dormivano e che non si sono accorti di nulla.

Subito ci alziamo e accendiamo il televisore ed i telefoni….”Forte scossa di terremoto nel centro Italia, probabile epicentro Perugia”, passano alcuni minuti… “scossa di magnitudo 6.3 epicentro Amatrice”….”siamo in collegamento telefonico con il sindaco di Amatrice […] qual è la situazione sindaco?.. Amatrice non esiste più!!!”

Amatrice? La mia Amatrice? Il luogo dove ho casa e dove ho passato le estati non esiste più? Un colpo al cuore…I miei parenti? I miei amici? La mia casa?

Poche ore e poche immagini e subito prendo coscienza della veridicità di quell’affermazione “Amatrice non esiste più”. I miei parenti sono salvi, la mia casa distrutta, decine di amici e conoscenti morti o miracolosamente estratti dalle macerie.

Dopo il sisma sono salito ad Amatrice diverse volte. Lo scenario è raccapricciante, il paese non c’è più, tutto è ridotto ad un ammasso di macerie, distruzione in ogni angolo. Ma il vero terremoto, quello più potente è avvenuto nelle relazioni. Decine di famiglie decimate, bambini e neonati morti, orfani, uomini e donne rimasti soli….

borgataalessandrinaMa perché questo racconto? Semplicemente per far conoscere agli abitanti del quartiere Alessandrino, che la nascita “moderna” del nostro quartiere, i primi nuclei abitativi, i primi agglomerati, li dobbiamo ad una famiglia  amatriciana, quella di Enrico Bonanni.

Enrico, capostipite della famiglia e padre di nove figli, tra i quali Antonio, Bernardino, Ettore, Domenico e Giulio detto “Peppe”, acquista dai Principi Torlonia, grazie ad una vendita per lotti,  parte di un casale con annessa vaccheria nella nostra zona (1918). Questo è il primo insediamento moderno di quella che noi tutti conosciamo come la Borgata Alessandrina. In quegli anni infatti, grazie alla famiglia Bonanni, nacque una prima fattoria; fu quello il primo centro di raccolta degli abitanti della zona e luogo di convivialità¹.

borgataalQuesto legame a doppio filo del quartiere Alessandrino con Amatrice è simile a quello di un nipote con il proprio nonno. Potrebbe essere un modo per prenderci cura delle nostre origini e delle nostre radici, oltre che un ottimo mezzo per fare della beneficenza.

Termino questa piccola raccolta di pensieri citando una frase di Gianni Rodari, riutilizzata durante l’omelia ad un mese dal terremoto di S.E. Mons Pompili : «Giocano al mondo, ai quattro cantoni, a guardie e ladri, la vita rimbalza elastica, non vuole altro che vivere».

RIVIVI AMATRICE!!!

Comune di Amatrice

IBAN: IT13W0832773470000000005050

Causale: AmalAmatriceAmala

¹ Da Significato di un decennale, Movimento Adulti Scouts Cattolici Italiani Comunità Roma 17


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento