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Macro, l’artista Vittorio Messina fa chiudere la sua mostra

Dal 12 aprile "Postbabel e dintorni" chiusa al pubblico

Continuano i problemi per il Macro. Il Museo di arte contemporanea di Roma privo di una direzione artistica, afflitto da problemi economici e gestionali è al centro di una nuova polemica. L’artista Vittorio Messina ha deciso di anticipare la chiusura della sua personale “Postbabel e dintorni” in corso al Macro Testaccio dal 27 marzo 2014.

La mostra, formata da quattordici opere, alcune di considerevoli dimensioni e in gran parte concepite e realizzate nel corso del 2013 e 2014, avrebbe dovuto restare aperta fino al 5 maggio ma, per volere dell’artista, risulta chiusa al pubblico dal 12 aprile. Secondo Messina le attuali difficoltà di gestione del museo e la mancanza di un numero adeguato di personale incidono fortemente sull’integrità delle sue delicatissime installazioni, alcune dalle dimensioni ambientali, formate da neon, legno, tende e da materiali edili e industriali quali ferro e tubature.

Foto di Federico Ridolfi
Foto di Federico Ridolfi

La personale al Macro è in stretto rapporto con la mostra da poco inaugurata presso la Kunsthalle di Göppingen, a cura di Werner Meyer e Bruno Corà, ma mentre in Germania tutto sembra procedere per il meglio, a Roma manca anche il sostegno necessario per la redazione del catalogo.

Riportiamo di seguito la lettera, indirizzata all’assessore per la cultura Flavia Barca e al Sindaco, con cui Vittorio Messina chiede la chiusura anticipata della sua mostra ed esprime le ragioni che l’hanno portato a compiere un gesto tanto eclatante.

Foto di Federico Ridolfi
Foto di Federico Ridolfi

“Gentile Sindaco, gentile Assessore, per la seconda volta, dopo la prima del 5 febbraio scorso, invio alla Vostra attenzione l’espressione del mio profondo rammarico ora purtroppo aggravato dalla constatazione di una irreversibilità non più sanabile.

Di ritorno dalla recente inaugurazione della mia mostra alla Kunsthalle di Goeppingen – facente parte di un progetto di cooperazione col Macro di Roma sostenuto dalla direzione di Bartolomeo Pietromarchi, frutto di grande impegno di energie e di risorse, devo purtroppo verificare che le promesse rassicuranti di cui ero destinatario nella lettera di risposta alla mia da parte dell’Assessore Flavia Barca, non sono state in alcun modo mantenute. Dopo quasi un anno di oblio istituzionale la situazione del Macro si è infatti ulteriormente aggravata poiché la proposta di reintegro del personale da parte delle Autorità Comunali si è rivelata inadeguata al punto da provocarne il comprensibile rifiuto. E per ciò che di fatto mi riguarda, dal 28 febbraio (a soli due giorni dall’inaugurazione) fino ad oggi, la mia mostra “Postbabel e dintorni” nei due padiglioni di Macro Testaccio è stata privata di ogni sostegno, in specie per ciò che riguarda l’informazione e la cura del catalogo.

Foto di Federico Ridolfi
Foto di Federico Ridolfi

A tale disagio si sono aggiunte le conseguenze derivanti da una caduta di materiali nell’opera intitolata “Il villaggio vicino”, la quale peraltro è stata prontamente rimessa in sicurezza dagli allestitori. Un accadimento certo riprovevole, ma nell’ordine delle normali probabilità, che conferma la natura particolare della creazione artistica e la speciale cura che ad essa andrebbe riservata nel momento in cui la si rende pubblica, una cura che si attua in modo imprescindibile nel rispetto dell’opera stessa e nei provvedimenti atti a tutelarne la portata culturale e la salvaguardia fisica.

Mi rincresce dover dichiarare che i provvedimenti che mi vengono suggeriti da parte dei vari responsabili non corrispondono in alcun modo a quanto ora detto, per cui sono obbligato mio malgrado a chiudere subito la mia mostra con l’unico intento di proteggerne l’integrità. Con i più distinti e cordiali saluti”.

VITTORIO MESSINA


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