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Metro ed Atac: servizi o disservizi? Ritardi e affollamento

E la linea B chiuderà alle 21 da aprile a giugno, mentre la A da giugno per 18 mesi, fino al dicembre 2023

Attendere la metropolitana per oltre 20 minuti o attendere il bus per 50 minuti non sembra un servizio degno di una metropoli ma è quanto accade quasi ogni giorno nella città di Roma. Tutto questo aggravato dal fatto di essere ancora in piena pandemia, dove le lunghe attese di un mezzo pubblico si trasformano in calche sui vagoni alla faccia del distanziamento e della sicurezza. Le scuse ci sono sempre: guasti ai locomotori, scioperi, assenza di personale ed ora anche le vetture in attesa di revisione. Tra ritardi ed interruzioni di servizio, gli spostamenti di studenti e lavoratori diventano un vero calvario.

Ma, come sempre, la responsabilità non è di nessuno! Chi ha lavorato una vita nel settore privato non riesce proprio a farsi una ragione per la quale l’appaltatore (il Comune di Roma) continua a sopportare i disservizi delle municipalizzate senza mai alzare la voce o applicare le penali. Una situazione da cui si esce solo privatizzando i servizi comunali e firmando contratti seri che garantiscano i livelli minimi di servizio.

L’utenza resta inascoltata e cerca, tra i giornali locali non asserviti a chi governa la città, chi riesce a dare voce alle proteste. E noi, che abbiamo sempre dato voce a tutti, lo facciamo anche questa volta pubblicando il testo di alcuni messaggi pervenuti in redazione.

La signora K. ci scrive: “Buongiorno, scrivo per segnalare i gravi disservizi che ormai da giorni stanno subendo gli utenti della linea B. Ogni mattina, in orario di punta, le attese sulle banchine arrivano anche a venti minuti. Oltre al problema di arrivare in ritardo a scuola o in ufficio, ne consegue anche che i treni sono sovraffollati e spesso diventa difficile anche salire sui convogli (poi parlano di distanziamento per Covid…). E’ una situazione assurda e assolutamente indegna per una capitale europea!”

La signora S. scrive un messaggio del tutto simile al precedente per contenuti: “Ormai prendere la metro B è un’avventura… Anche negli orari di punta si rischia di attendere sulla banchina 15 o 20 minuti. E così si viaggia in condizioni disumane, con il treno che ad ogni fermata fatica persino a chiudere le porte per il troppo affollamento. Altro che regole Covid… Ho omesso le parolacce che avrei voluto scrivere.”

Intanto l’assessore alla Mobilità del comune di Roma Eugenio Patanè ha annunciato che dovranno essere fatti estesi lavori di manutenzione sulla metropolitana, e che perciò le due principali linee, la A e la B, dovranno chiudere per molti mesi alle 21. La linea B dovrà chiudere alle 21 da aprile a giugno, mentre la linea A chiuderà da giugno per 18 mesi, fino al dicembre 2023.

A Roma abbiamo solo 3 linee metropolitane, siamo agli ultimi posti delle capitali europee, e quelle che abbiamo non brillano di certo per funzionalità. Frutto di cattive amministrazioni che non hanno saputo programmare la mobilità di questa città e il futuro non è certo più roseo.


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