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Museo a cielo aperto al Garibaldi: le opere degli studenti per promuovere la sostenibilità

11 Installazioni artistiche ispirate all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Taglio del nastro  lunedì 3 giugno alle ore 9

“Lo scempio che del creato ha fatto e continua a fare l’umanità va fermato” (Papa Francesco, udienza generale 29 maggio 2024)

Lunedì 3 giugno 2024 alle ore 9, presieduta da Sua Ecc. Rev. Mons. Dario Gervasi, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, Cerimonia di benedizione e taglio del nastro di 11 Installazioni artistiche create in una collaborazione fra ITA Garibaldi e il Liceo Artistico Caravaggio di Roma, ispirate all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.

Sostenere l’educazione ecologica, promuovere l’economia circolare e la sostenibilità ambientale, trasmettere alle nuove generazioni la mission dell’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi: la cura agronomica del territorio coniugata con il rispetto dell’ambiente e del creato, attraverso buone pratiche riconducibili agli obiettivi dell’agenda 2030 (Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità), alle 5 P dello sviluppo sostenibile (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership) e ai tre pilastri della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.

San Francesco nel Cantico delle Creature ha mirabilmente sintetizzato, dieci secoli fa, le esigenze che oggi premono la nostra società globale. Papa Francesco ha colto il segno dei tempi, e con la Laudato sı’ ha ripreso il filo rosso che si era perduto ed ha riportato con autorità all’attenzione mondiale quello che era stato dimenticato, travolto in nome del progresso. Infatti stiamo vivendo “una sola e complessa crisi socio-ambientale” e “la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore… una conversione ecologica” (Laudato Sì, 139 e 217).

L’ITA Garibaldi conserva da più di 100 anni nel tessuto urbano di Roma una realtà naturalistica e agricola viva, 80 ettari nei quali i ragazzi adolescenti crescono e si confrontano con la vita. Le filiere della produzione olivicola, vitivinicola, cerealicola sono contestualizzate in uno scenario naturale che presenta caratteristiche uniche e che ben si presta a diventare uno spazio di formazione e sensibilizzazione.

Il progetto prevede l’installazione di undici postazioni presso centri nevralgici dell’azienda: l’orto, il roseto, il museo delle macchine agricole, il panificio, le serre, il frantoio, il vigneto, l’uliveto, la cantina, l’antico casale di Vigna Murata. Ogni postazione sarà costituita da un’opera d’arte realizzata con materiali di riciclo dagli studenti del vicino Liceo artistico Caravaggio e porterà il segno dell’Enciclica attraverso la citazione di passi significativi. Sarà inoltre accompagnata da un pannello in alluminio nel quale sarà indicato, anche attraverso l’uso di un QRCode, l’obiettivo dell’agenda 2030 a cui si riferisce, l’autore dell’opera, il significato della stessa.

Il Museo interamente creato dagli studenti è reso accessibile alle persone con disabilità attraverso due diversi percorsi, uno in braille e uno in CAA (comunicazione aumentativa alternativa), e alle comunità di tutto il mondo con un QR CODE che permette la fruizione in tedesco, giapponese, francese e inglese. Il museo a cielo aperto è una modalità diffusa di fruizione della cultura immersi nella natura, come l’uomo è immerso nel creato.


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