Nono Premio Letterario Caterina Martinelli vittoria di Elvira Delmonaco Roll nella sezione libri
Elvira Delmonaco Roll trionfa nella sezione libri del 9° Concorso Letterario Caterina Martinelli con l’opera “Dea Contadina”. Un viaggio nel tempo e nelle tradizioni attraverso descrizioni evocative. Un turbine di emozioni in cui s’intrecciano dolore, amore, forza e senso della fatalità. Demetra, la Dea contadina emerge con forza e fa palpitare il cuore affrontando temi lontani nel tempo e ancora attuali come la violenza di genere, la discriminazione verso le diversità, lo stato di sottomissione femminile all’uomo padrone. Elvira Delmonaco Roll è nata a Napoli alla fine del secondo conflitto mondiale. Cresciuta in una famiglia con madre napoletana e padre di origine molisana, ha sempre sentito il fascino del paese del padre, anche dopo i suoi viaggi e i suoi studi. Sposata con un ingegnere americano, ha comprato a Pietracupa, il paese in cui ha ambientato i suoi racconti, una casa in campagna, dove si reca di tanto in tanto. Laureata in lingua e letteratura francese, ha insegnato nella scuola superiore, dividendo il suo tempo tra i molteplici impegni scolastici e la famiglia.
Al secondo posto della sezione C (libri) si è classificato lo scrittore Mario Grasso con il romanzo “Qualcosa di disumano”. Tornare dopo moltissimi anni nella propria città natale. Tornare ai ricordi di un passato forse più felice, precedente ai dolori dell’età adulta. Questo deve fare il supervisore Ladisa, richiamato da Milano nella natia Bari per risolvere una serie di omicidi inquietanti. Chi è l’assassino che terrorizza la città? Come sceglie le sue vittime? Come vanno interpretati gli strani indizi che lascia sui luoghi dei delitti? E mentre dipana a poco a poco la turpe, disumana matassa, Ladisa intesse nuove amicizie e riscopre antichi amori.
Al terzo gradino del podio troviamo lo scrittore Alberto Diamanti con il libro “Il segreto della musica”. Un intreccio tra storia, religione e musica nello sfondo della Arezzo dell’XI secolo, quando Guido Monaco, l’inventore della trasposizione scritta delle note musicali, insegnava l’arte del canto ai cantori di Arezzo nell’antico Duomo Vecchio nelle colline del Pionta, a poche centinaia di metri dalla città dove sorgeva una cittadella universitaria vescovile famosa in tutto l’Occidente cristiano, e seconda, per importanza, solo a Parigi e Bologna. Un sito di cui oggi restano solo pochi ruderi, dopo che Papa Innocenzo III nel 1203 fece trasferire il Duomo dentro le mura della città, e successivamente, Cosimo de’ Medici fece radere tutto al suolo, dato che quel sito, abbandonato, era divenuto luogo di saccheggi, nonché meta e rifugio di fuorilegge e sbandati. Un chiavistello antico, delle reliquie trovate per caso da un professore di musica. Un antico segreto sepolto per secoli. Un segreto che rivela l’origine stessa dell’uomo e delle forze della natura che regolano il Bene e il Male.
La giuria ha inoltre assegnato alcuni premi speciali.
Il premio speciale per la Letteratura per l’infanzia è andato al libro “Le favole” di Giuliano Cappuzzo. Un libro di favole. I protagonisti sono la natura e gli animali che vivono in una insolita foresta dimenticata dagli uomini.
Per il migliore Romanzo Inedito si è distinto lo scrittore Luca Bucciantini con il libro “L’ultima volta”. Una storia vera sull’Olocausto. Il vaccino che ci salverà dalla malattia è la memoria.
Il premio speciale per la migliore Silloge Poetica è stato assegnato a Mauro Montacchiesi con l’opera “The Star”. Spirito poliedrico, Mauro Montacchiesi è un artista a tutto tondo. Indiscutibilmente abile nel padroneggiare sia il contenuto che la forma, dove manifesta un indubbio virtuosismo stilistico-espressivo. L’autore rivela profondità di pensiero e squisiti sentimenti nel soffermarsi sul suo intricato “labirinto”, come definisce l’innato e perenne “Esistenzialismo”.
Il premio speciale dell’Università Popolare Michele Testa è stato assegnato all’opera “Il Circolo delle Donne Farfalla- Mugao e Bhaktu” della scrittrice Picco Fiori. In una terra inospitale e selvaggia, definita dall’Unesco la fascia terrestre più ricca di biodiversità, quattro donne anziane con i visi tatuati vivono sole e ai margini. Sono le ultime e rare testimoni di Bhaktu, un rituale barbaro che per secoli sfigurò molte adolescenti condizionando le loro vite. Tutelare queste donne diventa un dovere civico e morale. Una giovane assistente sociale giunta da lontano prenderà a cuore la loro situazione.
Menzioni d’onore sono state assegnate dalla giuria ai libri “La Terra” di Pier Carlo Beretta, “Il mondo di Lulz” di Antonio Fanelli e “Pallida come la luna” di Sabrina Tonin.
Quattro segnalazioni di merito sono state conseguite dai libri “Affreschi strappati” di Giuseppe Settanni, “SOMNIUM. Urla dall’Universo” di Bruno Scapini, “Il dominio della penna” di Piko Cordis e “Medicina 3 Lotta al Sars-Cov 2” di Luce Tiziano.
Ricordiamo che la Cerimonia di Premiazione avrà luogo a Roma, nel quartiere di Colli Aniene, nella mattinata di sabato 28 ottobre 2023 presso la Biblioteca della Vaccheria Nardi. L’organizzazione si riserva di variare tale data per eventuali esigenze logistiche.
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