Categorie: Ambiente Degrado
Municipi: | Quartiere:

Passeggiando per Pietralata

Resoconto 'peripatetico' per le vie del quartiere

Questa era la situazione fino a pochi giorni fa in via Castel Boverano a Pietralata.

La via è compresa tra via dell’Acqua Marcia, via Pescosolido e via delle Messi d’Oro.

Una strada trafficatissima, con macchine che in continuazione sfrecciano in direzione Ponte Mammolo e via di Pietralata.

La fontanella qui ritratta, è come appariva fino a non molti giorni fa, sommersa di rifiuti di ogni genere e quasi inaccessibile.

Un ramo era pendente lì, pericolosamente da alcuni anni.

Un groviglio di ramaglie giaceva su tutto il marciapiede.

E questo spettacolo è durato per moltissimi mesi.

Frutto combinato dell’inciviltà e della mancanza di senso civico congiunto all’ignavia di chi è preposto all’igiene pubblica e non svolge adeguatamente il suo mestiere.

Quindi ho provato una forte emozione nell’ammirare una situazione cambiata, per cosi dire, dalla notte al giorno.

Ed ecco nelle foto come si è presentata durante la mia passeggiata-ricognizione di martedì 18 febbraio 2020.

Infatti mi era stato riferito da mio figlio che erano all’opera lunedì operai con ruspe e gru.

Un intervento c’è stato quindi e in grande stile per rimuovere quintali e quintali di immondizia di ogni genere e tipologia.

Ed ecco come mi è apparsa la stessa zona dopo l’intervento di pulizia radicale.

Qui vediamo un lavoro tuttavia che ci sembra incompleto e che ci auguriamo venga perfezionato.
Perché, ad esempio, quell’antica ceppaia che ingombra da alcuni anni il marciapiede è davvero inguardabile oltre che pericolosa.

Finalmente la fontanella è stata liberata da tutte le sozzure che la lordavano e ci auguriamo che gli incivili che l’hanno in passato oltraggiata abbiano un maggiore rispetto per un bene comune quale quello di cui è portatrice la benemerita fontanella di via Castel Boverano.

Vicino ad essa prosperano ancora ramaglie e il terreno dopo la rimozione dei rifiuti non è stato risistemato.

Ci auguriamo che il lavoro fatto non venga vanificato e che la Riserva della Valle dell’Aniene che qui confina si mostri con una cartolina più invitante.

Ad ogni buon conto non posso non sottolineare la mia emozione nel vedere un angolo del mio quartiere finalmente rivestito da un maggiore decoro.

Perciò eccomi a scattare un’altra istantanea che ritrae un utente che riempie il suo contenitore di buona acqua.

Quella buona acqua che noi romani abbiamo il privilegio di poter bere e che spesso non degniamo della cura necessaria, come invece erano soliti fare i romani di un tempo.

Procedendo oltre nella mia passeggiata, l’attenzione si sofferma su questi cartelli stradali disastrati e contorti posti all’angolo tra via Castel Boverano, via Pescosolido e via delle Messi d’Oro.

Mi viene riferito che l’altro giorno c’è stato un incidente stradale proprio in prossimità di questo bivio al quale le macchine giungono spesso con una velocità eccessiva.

Una ragione in più per risistemare cartelli stradali e strisce di attraversamento. Perché da qui si va verso Ponte Mammolo che è un nodo di scambio importante nella viabilità non solo locale.

Avviandomi per via Pescosolido mi accoglie una visione deprimente di cassonetti traboccanti di immondizie, in particolare quelli destinati alla raccolta della carta.

Ancora peggiore è la situazione in via Cappellini, dove troneggia una poltroncina a rotelle scassata e abbandonata da un incivile.

Poco più avanti cumuli di scatole di cartone scaraventate a terra e che ingombrano il marciapiede.

Si riuscirà finalmente a debellare questo diffuso malcostume di abbandonare rifiuti senza preoccuparsi minimamente del danno che si fa alla propria reputazione e all’igiene pubblica?

E soprattutto senza che ci sia un minimo di attività repressiva, multando adeguatamente i trasgressori che con la loro mala educazione coinvolgono e danneggiano anche tanti bravi cittadini che fanno la differenziata con lodevole impegno.

Purtroppo proseguendo la passeggiata in via Cappellini la situazione di degrado cresce di passo in passo e questa è la documentazione fotografica di quello che vedo e che dovrebbero vedere anche gli operatori dell’Ama e provvedere alla pulizia.

Ma, in tutta evidenza, da tempo non provvedono a rimuovere questo deprimente stato della strada.

Una strada che sfocia in via Matteo Tondi, costeggiando un parchetto che da tanto tempo non è più agibile per i bimbi del quartiere.
A quando la riapertura?

Si è parlato di cavità. Ma Monti del Pecoraro – è risaputo – con le sue case è stato edificato sulle grotte e sulle cavità preesistenti.

E quindi la stessa cautela dovrebbe valere non solo per il parchetto (reso inagibile) ma anche per gli edifici ben più “pesanti” dei passi di persone, genitori e bambini frequentanti un parco…

Ma proseguiamo oltre fino all’angolo dove, tristemente chiuso, abbandonato e incolto fa deprimente mostra di sé il parchetto chiuso orma da anni.

Piazza Sacco, di piazza non ha nulla se non lo slargo dissestato e percorribile solo con estrema cautela. Eppure su di esso si affacciano plessi scolastici e c’è il capolinea del 111.

Da qui si apre la visione di quella che potrebbe diventare una bella piazza del quartiere, dopo la rimozione del mercato di via Stefanini, ora trasferito in via del Cottanello/via Pietralata in una struttura più adeguata.

Le lamiere dei decrepiti stand del vecchio mercato sono state tutte e sollecitamente rimosse. Ma latinano progetti del IV Municipio in tutt’altre faccende affaccendato.

E in attesa di mitici progetti municipali ecco che i residenti hanno avviato la realizzazione di un parcheggio di fatto, che con tutta probabilità, invaderà interamente lo spazio. Speriamo di essere smentiti. E addio piazza…

Qui i cassonetti presentano un aspetto più dignitoso. E, procedendo, presso la sede del PD occhieggiano dalla vetrina libri offerti in lettura gratuita. Mi si dice che sono stati catalogati ben 3 mila titoli.

Ottima iniziativa per un popolo italiano che purtroppo legge sempre poco e di meno.

Proseguo in via Michelotti e poi in via di Pietralata, dove acquisto un giornale e poi eccomi all’inizio di via Matteo Tondi faccio gli ultimi tre scatti: il primo ritrae una aiuola di ortiche ed erbacce varie.

Le altre due fotografano un grande edificio di recente costruzione la cui bellezza è offuscata da un triste lungo bandone ondulato che “protegge” un terreno di privati.

Via Tondi, su cui si affacciala chiesa parrocchiale di San Vincenzo Pallotti, potrebbe avere un aspetto molto più bello se si riuscisse a rimuovere quell’obbrobrio di lamiere arrugginite.

Si fa un gran parlare di rigenerazione delle periferie ma poi non si è capaci di migliorare l’aspetto delle vie dei quartieri.

 

V. L.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Un commento su “Passeggiando per Pietralata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento